In maniera interessante questo romanzo del 1990 di David Gerrold ci racconta un futuro lontano nel tempo in cui l’uomo per garantire la propria sopravvivenza, si trova a dover fronteggiare una specie apparentemente superiore e che egli stesso ha creato portando alle conseguenze estreme la ‘faccenda’ della ingegneria genetica. La conseguenza ultima di queste sperimentazioni sono infatti i ‘Morthan’ (da ‘more than’, ovvero ‘più che’ umani), praticamente una superspecie dotata di qualità fisiche e mentali superiori e capace in virtù della propria natura di migliorarsi e potenziarsi di generazione in generazione e che a un certo punto, consideratasi migliore dei propri antenati, decide di occupare dei pianeti e creare nuove colonie dove sviluppare da zero una propria civiltà indipendente.

Riunitisi sotto quella che viene definita come ‘Solidarietà Morthan’ questi progettarono allora una cultura tutta loro che risultò essere basata su un rigoroso ordine religioso basato sul buddhismo del guerriero e sui codici samurai medioevali.

I Morthan praticamente alla fine si rivelarono essere una vera e propria specie guerriera e sanguinaria dedita a riti come il cannibalismo e che crede nei soli principi di onore e umiliazione. Lo scontro tra la Solidarietà e le navi della libertà dell’Alleanza divenne di conseguenza inevitabile.

Il romanzo ‘Voyage of the Star Wolf’ ci racconta in modo particolare gli avvenimenti legati alla astronave LS-1187, un incrociatore interstellare che dopo uno sfortunato incontro con una delle più potenti astronavi dei Morthan, la Dragon Lord, e in seguito a gravi danni riportati nello scontro è costretta a riparare su Stardock, un insediamento nello spazio e un porto sicuro nel mezzo dell’oscurità più completa. A causa di questi eventi la nave e il suo equipaggio sono considerati universalmente come dei vigliacchi e in particolare viene messa in discussione la posizione di Jonathan Thomas Korie, comandante in seconda ma costretto nelle circostanze specifiche a prendere il comando per portare in salvo il suo equipaggio.

Aspettandosi la promozione al rango di comandante, Korie viene invece ammonito dai vertici della ‘Flotta’ per non aver agito in maniera conforme a l’ ‘etichetta’, ma desideroso di vendetta nei confronti dei Morthan e sebbene inizialmente riluttante all’idea, parte comunque per una nuova spedizione con il suo equipaggio e il nuovo capitano, il leggendario ‘Lupo delle Stelle’ Richard Hardesty a caccia della Dragon Lord.

La nuova esperienza per diverse ragioni si rivelerà qualche cosa di inatteso per Korie, che da Richard Hardesty imparerà a comportarsi veramente da comandante e a sapere cosa scegliere a seconda delle situazioni senza applicare sempre necessariamente quanto disposto dal protocollo. Ma tutto questo non basterà comunque per battere il nemico, perché, come imparerà da Brik, un Morthan ribelle e unitosi alla causa degli umani, per battere i Morthan bisogna imparare a ragionare come loro. Che significa essere dei freddi, ragionati e spietati calcolatori.

Un romanzo sicuramente ben scritto e che sebbene sia il racconto di una storia avventurosa, non trascura quelli che sono gli aspetti psicologici dei personaggi e neppure l’utilizzo di quella ironia che tanto ci piace tipica della fantascienza classica. Chiaramente, questo è evidente, oltre le tesi sul volo nello spazio con la specifica di tutte le manovre compiute dalla LS-1187 per mettere sotto scacco gli avversari, i contenuti più interessanti riguardano il confronto tra gli esseri umani e i loro ‘discendenti’, gli spietati Morthan.

Questo non è il primo romanzo né l’ultimo che ipotizza uno scenario del genere, anche se sostituisce a quello più tipico della ribellione delle macchine, la creazione di un nuovo sistema sociale da parte di quella che si configura come una vera e propria nuova specie, che creata artificialmente, si nutre degli umani di cui si considerano superiori e che disprezzano perché li considerano infetti da principi come cupidigia, avidità, malvagità.

Dall’altra parte l’uomo, con il suo ingegno evidentemente primitivo e con tutti i suoi limiti, che ancora una volta non ha nessuna intenzione di cedere il passo dopo centomila anni di storia e che per resistere al nemico è disposta a tenersi stretta la reputazione di essere i più cattivi figli di puttana della galassia. Le navi spaziali sono disposte lungo quella che viene definita come ‘la via della seta’, una via commerciale fondamentale per l’Alleanza e che attraversa il braccio della spirale per dirigersi poi verso l’esterno, piombando nella oscurità della spaccatura profonda e dove è ambientata la nostra storia.

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