Avviso ai lettori: questa non è una recensione, ma un piccolo ed umile consiglio a tutti voi.

Non vogliate capire "Mulholland Drive", ma percorrerla ed avventurarvi nell'ennesima storia inquietante ed affascinante creata da Lynch.

Eccitatevi davanti ai baci tra la Watts e la Harring, una delle scene che più mi ha coinvolto sessualmente di sempre. Masturbatevi, se volete, come ha fatto la Watts dopo il tradimento della sua amica - compagna - alter ego. Commuovetevi ascoltando e riascoltando "Llorando" pensando all'amore che fu, che c'è o che ci sarà.

Non vogliate capire "Mulholland Drive", ma subitene la trama con tutti i suoi stravolgimenti ed i colpi di scena. Fregatevene dei possibili significati più o meno ufficiali, ognuno può dare l'interpretazione che vuole, come quando ammirate un dipinto.

Per quanto mi riguarda, ho vissuto una profonda e dolorosa storia d'amore, quella che mi ha penetrato nell'animo più di tutte e che ancora oggi, a distanza di anni da quando vidi il film al cinema, mi fa affiorare emozioni difficili da descrivere. Un misto di bellezza e malinconia. Un amore così viscerale che si può spezzare soltanto con la morte. Un amore di una intensità mai vista e che, forse, soltanto Cronenberg con la sua Madame Butterfly è stato capace di sfiorarne la potenza.

Ascoltate la colonna sonora di Angelo Badalamenti, che accompagna e guida il film di Lynch perfettamente come sempre. Lasciatevi andare alla bellezza ed alla sensualità delle labbra della Harring, donna per cui si potrebbe vendere l'anima al diavolo. Immedesimatevi nella Watts e rimanete impotenti e senza difese al suo cospetto ma pronti a tutto per non perderla. A tutto.

Non vogliate capire Mulholland Drive.

Vivetelo.

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