E che ci posso fare, mi capitano solo sassofonisti in questo periodo. E che sassofonisti! Se poi accanto a David Samborn ci metti Steve Gadd (batteria), Marcus Miller (basso), Buzzy Feiten (chitarre), Lenny Castro (pecussioni) e come background vocals Patty Austin e Valerie Simpson sei già sicuro di essere sulla strada giusta. Voyeur porta negli anni 80 la fusion iniziata qualche anno prima, mantenendosi ad un buon livello, prima dello sputtanamento più totale che dalle metà degli anni 80 in poi avrebbe affossato il genere. Il suono è morbido e piacevole come la brezza che ti godi la sera d'estate su quela terrazza di Miami mentre sul mare il sole tramonta lungo l'orizzonte e tinge il cielo di quei colori da sogno. Il bicchiere con lo "sbagliato" è imperlato dalle goccioline di condensa e quella brezza, quel sorso e questa musica ti fanno davvero capire che sei lì. Non è solo fusion, ma yacht-rock che ad un certo punto spinge e si colora di ritmiche caraibiche, mentre le tastiere riempiono e riscaldano la scena. Non puoi far altro che incrociare il suo sguardo e abbozzare un sorriso. Praticamente è fatta!

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