Non mi ricordo più, mio difetto.
Non mi ricordo le parole, i TERMINI esatti. Non riuscirei mai a dirlo come vorrei. Metterei dentro qualcosa, e immancabilmente lascerei fuori dell'altro, magari mille volte più importante. Difficile ricostruire un pensiero, specie se quel pensiero scintillò come un fulmine una sera per caso, io abbagliato senza capirlo. A volte richiamo QUEL pensiero, mi ci trastullo sopra, cerco di dargli la forma di una frase, provo a farne qualcosa di senso compiuto. Quasi sempre invano. Ma a volte le parole giuste, se parole giuste esistono, mi danno una mano. E allora capisco che quel pensiero non se n'è mai andato, che è sempre rimasto lì - niente da fare, non potrebbe abbandonarmi neanche se lo volessi. E allora si, torno a vedere una luce nella nebbia, una frase comporsi su asettico piano bianco: e mi ricordo che davvero la percepivo, quell'elettricità, riuscivo come a sentirla, la sentivo vibrare, parlare, anzi RESPIRARE come una cosa viva. ERA una cosa viva: i suoni mi parlavano una lingua, i suoni sussultavano e prendevano forma sopra quel 33 che girava, lato B appena iniziato. E mentre quell'elettricità si faceva strada nelle orecchie, perdevo il contatto con tutto. Ma perfettamente lucido e vigile - ovvero: padrone di me, mi allontanavo da me.
Un vuoto aprirsi, un vuoto di immense distese d'acqua - ONDE sovrapporsi a ONDE. Nessun orientamento, nessuna direzione, nessun senso del tempo se non quello di una batteria - lei, riverbero di rullante secco, a interrompere il vuoto iniziale. E poi vibrazioni, fluttuazioni, deviazioni (smarrimento?) e una Chitarra che scende in gola sempre più densa, più forte, più tenace. "Mi sembra di ricordare", canta una Voce, "ho sognato migliaia di sogni, abbiamo affrontato insieme i nostri giorni senza curarci di cosa avrebbero portato - e adesso mi sento dentro una forza sconosciuta: ho aperto la porta alla vita e ho lasciato che entrasse". Parole semplici, lineari: mi dicono di cose vissute, tanto che potrei essere io stesso ad averle pensate; adesso le ritrovo ma sento di averle già incontrate, sono immagini già viste, sensazioni troppo familiari per poter essere confuse; le parole che avrei sempre voluto dire e che non ho mai detto. "Aprire la porta alla vita": quasi avverto un senso di stranezza, di inferiorità - forse di inadeguatezza, di fronte a quella Voce, quasi sento il rimpianto di avere spesso tenuta chiusa quella porta. Ma non mi sento straniero in terra straniera, perché quella Voce parla la mia stessa lingua. Ho traversato un oceano, ma sono a casa. Le onde non sono più una minaccia, mentre sto navigando il mare diventa parte di me. E sento insorgere una forza sovrumana: niente mi può ferire, niente interrompere il mio fluttuare inarrestabile, niente spezzare quel ritmo che va. Io stesso sono ONDA, forse.
Echi di cornette lontane, voci di isole e contorni sfumati nella notte, luci che riesco appena ad avvistare dal largo, mentre abbandonati alle correnti i sensi non si stancano di farsi trascinare, sospingere, cullare. La pioggia non è tempesta, il moto perpetuo dell'onda non è burrasca, e mi sento come se non avessi niente da perdere e tutto da guadagnare, come se un mondo stesse per spalancarsi al di là dell'acqua. E' la Voce che mi indica quel mondo, e mi parla di un regno che da polvere e rovine risplende a nuova grandezza, un mondo che incontrerò e raggiungerò assieme all'essere da cui sto correndo. "I'll run to you, nothing stands between us now...". Una nuova età da vivere, un mondo fatto per due, oro e splendore senza incontrar mai una fine - non importa che sia Paradiso terrestre o meno, non importa il nome del regno né dove si trovi: adesso lo sto raggiungendo, la luce che si è accesa non può spegnersi più. E la Chitarra che mi conduce a destinazione è la Chitarra più immensa e sconfinata che abbia mai ascoltato: ogni nota è un respiro, una pulsazione, un soffio di vita. Eccola, l'elettricità che RESPIRA come una cosa viva. E i sensi sono padroni, perché questo è il loro regno.
"Another world just made for two
I'll swim the seas inside with you
And like the waves without a sound
I'll never let you down".
Carico i commenti... con calma