“Ultima lezione a Gottinga costituirebbe un bell’esordio anche se parlasse del prezzo delle zucchine nella Bassa Sassonia tra le due guerre”. Con queste parole Andrea Plazzi (si, si…quello di Rat-man ma anche di Will Eisner etc. etc.) presenta il piccolo-grande gioiello grafico di Davide Osenda, acquerellista autodidatta capitato quasi per caso nel mondo del fumetto d’autore.
Siamo a Gottinga negli anni ’30 e l’ebreo professor Fiz, che intuisce l’inizio della fine, tiene la sua ultima e commovente lezione in un’aula apparentemente deserta. Una sorta di scontro tra la Ragione e la Follia. Infatti a far da cornice a questa storia, oltre le finestre di un’aula universitaria, c’è la Storia, quella che vede il partito nazionalsocialista compiere un massacro contro l’umanità.
La lezione presenta un viaggio incredibile negli abissi o meglio tra le vette della matematica, un lungo percorso nel quale incontriamo l’evoluzione teorica degli infiniti passando da Hilbert, Cantor, Gödel e Zermelo, riuscendo a restituire per immagini un mondo così complesso che non pare vero di capire ogni singolo passaggio. E qui sta l’immensa capacità di Osenda, perché attraverso le immaginifiche metafore del grammofono e dei giochi di carte l’autore è riuscito a rappresentare l’irrapresentabile, la teoria pura.
Il mondo intanto sta tremando sotto il passo dell’oca e i libri bruciati in piazza e gli uomini radunati in piazza per essere caricati sui treni possono fare presagire solo il peggio, ci si prepara allo sterminio di massa.
Questo è quanto disegnato da Davide Osenda.
“Il fumetto, alternando il chiaroscuro infernale del nazismo alla luminosità paradisiaca della matematica, riesce a far intravedere con gli occhi del corpo ciò che si può vedere compiutamente solo con gli occhi della mente […]” (P. Odifreddi, dall’introduzione a “Ultima lezione a Gottinga, 001 Edizioni, 12,50 euro).
Il fumetto è stato presentato all’ultima edizione del Lucca Comics dopo essere stato esposto al Festival della Matematica di Roma e ad una personale presso il Museo Civico di Cuneo (città natale di Davide Osenda).
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