"Lost To the Living" è il terzo LP dei Daylight Dies, una band statunitense che con i precedenti lavori "No Reply" e "Dismantling Devotion" ha saputo dimostrare una notevole raffinatezza nell'ambito del Doom/Death più melodico, facendosi strada tra gruppi ben più conosciuti come i Katatonia, gli Anathema e i Novembers Doom.
Rispetto ai precedessori questo disco non è affatto da meno; il growl del cantante Nathan Ellis è sempre imponente ed emozionante, i riff sono lenti, opprimenti ed accompagnati da dei freddi e malinconici fraseggi acustici, la performance vocale "clean" del bassista Egan O'Rourke è ottima nei momenti più calmi ed introspettivi.
L'opera si apre con la splendida "Cathedral", una delle migliori tracce del disco, in cui le melodie e le liriche sono tetre e allo stesso tempo tristi e decadenti, e prosegue con le altrettanto belle "A Portrait in White", più aggressiva e movimentata rispetto alla precedente, e "A Subtle Violence" che viene introdotta da un arpeggio inquietante, che sfocia in un'esplosione violenta di chitarre e batteria, per poi proseguire con un magnifico assolo di chitarra.
"And A Slow Surrender" è un'interessante traccia strumentale, che trasmette la sensazione di un'atmosfera grigia e nebbiosa da cui è difficile trovare una via d'uscita, intensificata anche per l'utilizzo di splendide parti acustiche e sinfonie d'archi. Proseguendo, dopo le intense "At a Loss" e "Woke up Lost" (in cui il growl di Ellis è assente), il disco continua con "Descending", brano che come sonorità e struttura non si discosta molto dai precedenti, e con "Last Alone", magnifica traccia, in cui l'interpretazione vocale del bassista Egan è azzeccatissima per esprimere la riflessione nel momento in cui ci si ritrova in un periodo di solitudine.
Questo è un bel disco, ben arrangiato e ben composto; l'unico difetto è che manca di elementi innovativi per distinguerlo dal disco precedente. Se amate il doom/death malinconico e raffinato di band come Opeth, Novembre e i primi Anathema è un LP che non potete perdere.
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