Scorrendo biografia e immagini di Lisa Gerrard e Brendan Perry ho avuto subito l'impressione che in qualsiasi epoca o continente fossero nati e cresciuti sicuramente si sarebbero incontrati, innamorati e avrebbero fatto musica insieme.

Quasi mai mi era capitato di essere tanto affascinata dalla storia e dai componenti di un gruppo quanto dalla loro musica. Due anni fa tutti i loro dischi erano in offerta speciale, non conoscevo questo gruppo ma le copertine erano veramente eccezionali; comprai quindi Aion, The Serpent's Egg e Spiritchaser, l'ultimo mi piacque subito ma gli altri due mi spiazzavano, non riuscivo ad ascoltarli... cominciai quindi a girare su internet per capirci qualcosa... lessi la biografia e vidi le loro foto, già tutto era piú chiaro.
Ecco come ricorda Lisa Gerrard il loro incontro: "Il primo brano che improvvisammo si chiamava Frontier. Quel giorno successe qualcosa di magico. Capimmo che quanto avevamo fatto da soli non era assolutamente paragonabile. Si sbloccò qualcosa che nessuno di noi avrebbe immaginato; dovevamo ripetere quell'esperienza, per questo cominciammo a scrivere insieme".

Cominciai ad ascoltare i dischi continuamente come un esercizio quasi per forza e in una settimana erano già lí nello scaffale dei "mai piú senza".

A Passage In Time è un'antologia che racchiude la loro piú bella produzione anni '80, imperdibile per chi i DCD non li conosce e indispensabile per chi li ama.
Non è una semplice raccolta ma tutti i pezzi sono sapientemente scelti, le loro stupende voci come due facce della stessa medaglia si alternano perfettamente.

Non ho definito la loro musica, non saprei che dire, da qualche parte ho letto che questa è "world music" ma penso che se la definissi cosí vi verrebbero in mente quegli squallidi CD che si compravano in edicola con la rivista New Age... io consiglio di ascoltarli e basta.

Un solo rammarico, sicuramente non li vedremo mai in concerto insieme... voglio allora continuare ad immaginarli cosí, lei eterea ed essenzialmente femminile e lui al suo fianco anzi quasi sempre un passo dietro, quasi non volesse rubarle la scena.

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