Quando si pensa all'Islanda in termini di musica balza da sempre alla mente di chiunque, ma veramente di chiunque, Bjork. Poi vennero i Sigur Ros. Ma oltre a questi due nomi strafamosi é bene citare i Mum, gli FM Belfast e i Dead Skeletons tra gli artisti che sono riusciti ad emergere dalla piccola Islanda ed arrivare fino a noi.

E degli ultimi vorrei parlare. Che sono "sonoramente" in antitesi totale con i sopracitati. E del loro Dead Magik, un album di rock psichedelico accostabile al primo BRMC per farvi capire immediatamente il tipo di sound. E ovviamente a tutto ciò' che concerne essere "colleghi" dei BRMC, quindi derivazione shoegaze, fottutamente rock nell'anima, ma meno stradaioli. Ma il paragone finisce qui, era giusto per inquadrarli. Li ho visti dal vivo pochi settimane fa all'Hana bi di Marina di Ravenna al Beaches Brew Festival. Freddo assurdo e suoni così così a parte, il concerto é stato davvero bello. Suggestivo direi. Forse é l'impatto che da vedere due culture così lontane tra loro, quella un po' misteriosa e glaciale dell'Islanda con quella calda, profonda e nera del rock. Inoltre il cantante confeziona quadri disegnati durante la performance sul palco. Quasi il prodotto del suo viaggio spirituale attraverso il rito della musica, trasformando il tutto in un'opera d'arte, dove si intrecciano vari aspetti di essa. Il disco é fico e loro sono fichi.

Da prendere come un'esperienza da vivere ogni tanto. Perché davvero é una carrellata di viaggi dentro il viaggio. Già i primi 3 pezzi sono una sorta di preludio al disco, che creano il mood dal quale non usciremo per più' di un'ora. Un mood inquietante quanto profondamente intimo. Perfetta colonna sonora di qualche film dal sapore seventies….. Veramente fichi.

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