L’avevo già detto nelle DeFinizioni “troppe poche recensioni per un così grande gruppo” spesso troppo sottovalutato e visto per “alcuni” come una seconda scelta rispetto a gruppi come Slayer, Metallica e Megadeth…………docta ignoràntia? ………no! questa volta non più disposto a scusare chi negli anni non se li è mai cagati di striscio.
Questo mi fa pensare che il sito si stia commercializzando, evento credo comunque ineluttabile, in quanto dominato da mocciosi facili ad esprimere giudizi su di una musica troppo informatizzata e a portata di mano, che disconoscono le origini del Metal e dell’Hard Rock, per tutti quei gruppi antesignani di un genere che rimarrà tra i più aulici tecnicamente e qualitativamente.
Il tutto è palese ascoltando questi 4+1 ragazzi di origine filippina della Bay area, dotati di capacità tecnica e compositiva che mai annoia l’ascoltatore.
Questo progetto è a dir poco devastante, scorre veloce e tagliente, dettato da riff di grande impatto privi di banalità e cambi di tempi nelle partiture che rendono il tutto estremamente variegato e roccioso………
Indubbiamente questo nuovo progetto potrà non essere "in linea" con la vecchia guardia, abituata ad identificare i Death Angel in uno scenario prettamente trash ottantiano come già fu con "Ultra-Violence", comunque quest'album riesce ad essere estrememante incisivo e coinvolgente, nonostante si sia optato per un sound più groove che trash.
Già nel brano di apertura con "Lord of Hate", si evincono le dichiarazioni di intenti della band che si presenta con qualità tecniche devastanti, che vi sottoporranno ad un inevitabile iper-produzione adrenalinica.
La rabbia e la velocità sprigionata in "Sonic Beatdown" e lo spessore tecnico rilevato nella splendida quanto rabbiosa "Carnival Justice", mostra un quintetto in pieno "command" .....mentre l’album non manca, in alcune tracce, di leggere cadute di tono un pò troppo "chitchy", come "The Noose", "When world Collide e Soulless", peraltro evidente, quando si è pienamente assorbiti da tracce come "Dethroned", "Buried Alive", "Steal the Crown" e "God Vs. God ", paraculo, groove e “riffate” quanto serve a farvi capire che siete di fronte ad un gruppo che ha saputo essere negli anni una delle maggiori banda che meglio negli anni ha saputo rappresentare questo genere.
Il tutto concluso da una ottima "close track" come "Resurrection Machine"........con questo concludo sperando di aver dato lustro ad uno dei più grandi gruppi trash metal che dagli anni 80 si è sempre saputo distinguere dalle folte masse monotone e scontate.
………Cordiali Saluti
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