"Live in New York" dei Death in June emerge come un rituale oscuro e decadente, un viaggio nelle profondità della desolazione sonora. Questa performance del 10 novembre 2002, immortalata nel DVD, è un'ode funebre intrisa di una bellezza malinconica, dove il passato e il presente si intrecciano come ombre danzanti in un crepuscolo senza fine.
Tra le 29 tracce che compongono questo oscuro affresco musicale, emergono classici intramontabili dei Death in June come "Little Black Angel", un inno di eleganza oscena che si snoda tra le note come una danza di figure spettrali. "Torture By Roses" dischiude una cascata di emozioni contorte mentre "She Said Destroy" risuona come un inno decadente in cui le parole si tingono di una tristezza atavica.
"Come Before Christ And Murder Love" si materializza come un mantra sacrilego, sottolineando il lato più oscuro della band, mentre "Fall Apart" è un lamento struggente che si disperde nell'aria come foglie morte portate via dal vento. "To Drown A Rose" è una poesia musicale intrisa di dolore, e "Runes And Men" evoca l'antica magia runica con una potenza mistica.
Il palco diventa un altare decadente in cui si celebrano queste opere musicali, con Douglas P. e John Murphy come sacerdoti di un culto sonoro. La presenza scenica di Douglas P. è come un'incarnazione vivente delle tematiche oscure e romantiche presenti nei brani, mentre l'energia e il coinvolgimento del pubblico trasformano ogni nota in un atto rituale condiviso.
L'incenso, elemento quasi sacro, aggiunge un senso di ritualità, avvolgendo lo spettatore in un aroma che si fonde con le melodie e i versi intrisi di malinconia. La scelta accurata della location e l'illuminazione contribuiscono a creare un'atmosfera visiva che si fonde armoniosamente con il mondo sonoro decadente dei Death in June.
In conclusione, "Live in New York" è un'immersione totale in un'atmosfera decadente, un'esperienza che abbraccia l'anima con la sua intensità malinconica e offre un'ode eterna all'incanto decadente dei Death in June. Nell'edizione tedesca manca il brano "Rose Clouds of Holocaust", censurato in quanto in quel paese è illegale.
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