Chuck Schuldiner. Un uomo che, nel bene come nel male, ha scritto la storia del genere più violento del '900: il Death Metal.
Quando ringhiava imbestialito e senza pietà nei confronti del mondo intero, Schuldiner rappresentava il fulcro e il punto di riferimento per una scena neonata ma desiderosa di espandersi. Chi ricorda alla perfezione dischi quali "Scream Bloody Gore" o "Leprosy", infatti, sa perfettamente di cosa sto blaterando.
Un sound viscerale e sanguinario, composto unicamente per risvegliare le bestiali pulsioni nascoste sotto la coltre umana di noi quieti e informi esserini.
Ai tempi, lo ammetto, ero solo un bambino. Non potevo certo apprezzare questi due capolavori. Ringrazio quindi chi me li ha fatti conoscere e ascoltare!
Senza le prime pubblicazioni targate Death, come saprete anche meglio del sottoscritto, il metal estremo si sarebbe fermato ai Venom.
Poi la svolta, apprezzabile, di "Spiritual Healing" e il raggiungimento della perfezione stilistica con l'indimenticabile "Human"! Da quel momento in poi, i Death (che presentavano come unico membro stabile il solo cantante e chitarrista) si avvicinarono a produzioni sempre più cristalline e a un sound che continuare a definire "metallo mortuario" sarebbe riduttivo.
Elementi prog, jazz-fusion e virtuosismi vari, anche se raramente noiosi o ridondanti, furono gli ingredienti base di capitoli quali "Symbolic", "Individual Thought Patterns" e l'ultimo, oltre che osannatissimo, "The Sound Of Perseverance".
Avendo, da sempre, prediletto il metal più cattivo e immediato (quello imbastardito col punk), potrete ben comprendere la mia personale predilizione per la prima parte della carriera discografica della formazione americana.
Metallo per zombies e per "morti malvagi", oppure metallo legato a temi quali la lebbra e l'eutanasia.
Proprio agli aficionados dei Death "prima maniera" consiglio l'ascolto di questa loro prima demo. Il vero monicker sarebbe Mantas (anche se due anni più tardi cambierà in Death) ma ci troviamo al cospetto di due storici membri: il già menzionato Schuldiner e il corpulento Rick Rozz. Alla batteria Kam Lee che, in seguito, abbandonerà definitivamente i nostri eroi per aderire ai Massacre.
La registrazione del nastro è ridicola ed è il risultato di sessioni eseguite nella cantina di qualcuno dei ragazzi. L'incazzatura dei floridiani, comunque, si sente tutta! Cinque brani che vi lasceranno attoniti e senza parole.
"Legion Of Doom", "Evil Dead" (canzone che, riveduta e corretta, comparirà anche nel debutto), "Beyond The Unholy Grave", "Power Of Darkness" e "Dead By Metal". Bordate di metallaccio primitivo, thrash oriented e maledettamente ispirato alla violenza di belve umane quali Slayer, i già menzionati Venom, Motorhead e Discharge. Qui dentro, ne sono convinto, sono contenuti i primissimi germi che daranno vita a questo sinistro filone. Insieme al debutto dei Possessed, uscito due anni dopo, questa demo rappresenta lo "start" per tutto ciò che, di lì a poco, prenderà il nome di Death Metal.
Ascoltando le cinque tracce, ne sono sicuro, stenterete a credere che il cantante in questione è colui che, verso la fine degli anni '90, eseguirà una limpida cover dei Judas Priest e che perfezionerà all'inverosimile la propria tecnica chitarristica! Insomma: si cresce, si matura e ci si evolve! Per gli "involuti", come me e altri, c'è pur sempre il vecchio e truce materiale!
Grazie di tutto Chuck! Anche per demo come queste!
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