Sapete già come la penso sull'album "Human" dei Death.
Più volte ho espresso la venerazione totale per questo disco, pubblicato nel 1991, che rappresenta il personale vertice di tutto il Death Metal ed in generale dell'estremismo in musica. La massima espressione della creatura plasmata dal compianto Chuck Schuldiner: otto brani per poco più di trenta minuti. Una devastazione sonora impressionante. Velocità esecutiva mortifera, tecnica oltre ogni livello immaginabile, precisione negli stacchi e nei continui cambi di registro musicali. Una bomba ad orologeria.
Purtroppo per oggi le buone parole qui terminano perchè voglio occuparmi della ristampa, edita dalla label "Relapse Record", uscita nel 2011 per il ventennale dell'opera. Ad occuparsi del remixaggio di tutti i brani è stato Jim Morris presso i Morrisound Studios di Tampa (Florida); il produttore, in molte interviste, ha affermato di aver usato le note dello stesso Chuck, ottenendo in questo modo una produzione "stravolta" rispetto all'originale. Giurando anche che questo era il risultato che il leader dei Death aveva in mente. Ma siamo davvero sicuri che una pulizia del sound, così evidente nell'ascolto, avrebbe soddisfatto Chuck? Per quanto mi riguarda non ne sarei così sicuro.
Nel 1991 il budget usato dalla band per produrre il disco non era elevato; i mezzi a disposizione in studio per la parte tecnica non erano dei migliori. La qualità finale dell'opera, dal punto di vista dei suoni, è in qualche modo carente soprattutto per quanto riguarda il lavoro al basso di Steve DiGiorgio ed anche di Sean Reinert alla batteria. Ne risulta un suono "chiuso", compresso ma perfetto per quei tempi. La bellezza di "Human" sta proprio nelle sue imperfezioni; lo stesso Chuck ha sempre dichiarato che si poteva fare meglio.
Invece nella ristampa tutto è perfetto, tutto suona al meglio. Certo è sublime sentire in netta evidenza il lavoro inumano del basso di Steve, ma alle volte mi sembra di ascoltare una band tributo e non i Death veri. Anche la voce di Chuck in alcuni momenti, ad esempio nel secondo brano "Suicide Machine", assume degli effetti distorsivi che mi fanno schiumare rabbia.
In aggiunta all'opera sono presenti la cover di "God of Thunder" dei Kiss ed un secondo cd con le versioni strumentali ed i demo delle otto canzoni; anche in questo caso pollice verso perchè siamo sempre dalle parti di una pulizia cristallina irritante. Cazzo stiamo parlando dei demo originali!! Come è possibile una perfezione simile. Provare per credere.
Mi tengo molto ben stretto il lavoro del 1991: quando lo metto sul mio fedelissimo impianto stereo della Kenwood da 250 + 250 watt ed alzo il volume lo sfacelo ha inizio e tremano le finestre della casa proprio a causa della grezza e pesantissima produzione che ti annienta.
Secondo voi tutto ciò avviene nella ristampa?
Il voto è una via di mezzo tra il valore comunque assoluto del disco e questa operazione per me assolutamente negativa.
Ad Maiora.
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