Lineup:
Milo - vocals, bass
Sven Flügge - guitar
Thomas Priebe - guitar
Markus Hahn - drum
La scena Heavy Metal tedesca è stata da sempre abbastanza sottovalutata e spesso sconosciuta ai più, malgrado gruppi Hard & Heavy come gli Scorpions abbiano avuto certamente più fortuna, riuscendo a trovarsi un posto sicuro nel Mainstream. Un po meno fortunati invece sono stati gli immensi Accept, fautori di "Restless And Wild", a mio avviso uno degli album più belli della storia, ma anche i Running Wild, i pirati del Metal, con il loro epico "Port Royal". Uscendo invece dalla scena tradizionale, c'è il Thrash Metal, che distinguendosi abbastanza da quello americano, sperimenta vie più pesanti, aggressive, prettamente grezze, risultando perciò più difficile da assimilare per un orecchio abituato magari al Thrash proposto dai Big Four e dalla scena Bay Area. Ma in Germania non mancano certo i pezzi forti: c'è la Triade (Sodom-Kreator-Destruction), i Tankard, gli Exumer, i Darkness e questi Deathrow. I Deathrow, inizialmente chiamati Samhain nascono nel 1985 a Dusseldorf e si sciolgono nel 92, dopo aver pubblicato 4 album. Gruppo veramente poco conosciuto, se non dai veri appassionati, esordisce con il buonissimo "Satan's Gift" o "Riders Of Doom" (ancora non ho capito se si chiama in un modo o nell'altro, visto anche che hanno copertine diverse, ma i brani sono gli stessi), per poi sfornare questo "Raging Steel" immediatamente l'anno successivo.
"Raging Steel" è il classico album nella media, non un capolavoro, ma comunque capace di far scapocciare senza alcun dubbio. Un lavoro di confine, tra il grezzo esordio (ancora molto ancorato agli Slayer), e la definitiva maturazione nel successivo Deception Ignored (1988) che è certamente il loro masterpiece. Oltre alla tecnica anche la produzione dell'album è nettamente migliorata, più devastante ed efficace. L'intro ''The Dawn'' è caratterizzata dalle trombe squillanti, volte ad annunciare il sorgere del sole all'orizzonte, e quindi l'imminente battaglia che sta per infuocare. La guerra inizia con l'apertura della Title Track, paragonabile direttamente ad una sprangata in pieno volto, per via della batteria martellante ed impazzita e delle chitarre ''affilate'', il tutto condito dalla voce di Milo, dal timbro ne troppo roco ne troppo pulito.Si prosegue con una delle migliori, se non la migliore, canzone del disco, ovvero ''Scattered By The Wind'': parte subito a folle velocità senza intenzione di dar tregua, narrando l'epoca del regime di Hitler in Germania, fino al ritornello, caratterizzato da un efficace rallentamento in cui vengono descritti dettagliatamente i metodi di distruzione degli Ebrei nei Lager:''SLOW DEATH, BY ZYKLON-B IN THE SHOWER ROOMS". Verso la fine del brano i Deathrow hanno inserito un riff veramente stupendo, da delirio totale. La successiva "Dragon's Blood" è la quiete dopo la tempesta dei primi due brani, infatti è nettamente più cadenzata ed ''Epica'' se vogliamo, anche per via del testo a sfondo Fantasy, cosa alquanto atipica nel Thrash. Un brano non eccezionale ma certamente interessante.
L'album continua più o meno sullo stile delle prime 2 Tracks, come possiamo vedere dalla violenza di "Pledge To Die" e "Mortal Dread", dimostrandosi come un lavoro violento ma non per questo privo di ricercatezza. Infatti la tecnica dei due chitarristi non è certo da lasciare in disparte, anzi si dimostrano come ottimi musicisti capaci di amalgamare potenza e complessità dei riff regalando una prestazione più che buona. Influenze riscontrabili in questo album sono certamente gli Slayer di "Reign In Blood" per via della velocità martellante, ma anche i Kreator di "Pleasure To Kill", come si nota in particolare dall'attacco della Title Track, che ricorda vagamente quello di "Ripping Corpse".
Un lavoro più che buono direi, che saprà accontentare i fanatici del Thrash Metal, e forse un po meno coloro che non sono ancora ben addentrati nel genere. Nel successivo "Deception Ignored" cambieranno direttamente rotta, subiranno un processo di ''Americanizzazione'', avvicinandosi di molto a gruppi come gli Anthrax e sperimentando una tecnica fuori dal comune.
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