Sugli allori di "In Rock", un anno dopo i Deep Purple riprendono a macinare canzoni e live a ripetizione... in primis, il famoso singolo "Strange Kind Of Woman", un'ottima canzone energica al punto giusto. La canzone imperverserà nei live, ma non nell'album di prossima uscita: "Fireball", un album che doveva bissare il successo di "In Rock". Almeno in questo obbiettivo "Fireball" fallisce in pieno, vendendo meno copie del predecessore, ma c'è comunque da dire che l'album è invece ottimo, e nonostante nuovi spiragli psichedelici e country, ci troviamo di fronte ad un prodotto in puro stile "Deep", con suonate frenetiche ma, al contrario del precedessore, meno incendiarie.

Nonostante l'ononima "Fireball" lasci presagire il contrario (la canzone sembra davvero uscita da "In Rock"), il resto è musica diversa. No No No è una ballata rock notevole, ma non eccezionale; "Demon's Eye" è una composizione alla "Bloodsucker", ma al rallentatore; in "Anyone's Daugther" si respira aria di novità, poichè questa canzone è un omaggio di Gillan al country, sonorità riprese in parte dai primi album della formazione; con "The Mule" entriamo nella psichedelia dalle soffici sonorità quasi egizie (da menzionare la versione live di questa canzone, con uno scatenato Paice alla batteria con un assolo lungo e furibondo, che fa aumentare la durata originale del brano), mentre con "Fools" rientriamo in atmosfere più prog rock. "No One Came" è invece un ritorno a ritroso verso sonorità finalmente più rock.

In conclusione, l'album è davvero ottimo, molto vario ma inferiore al predecessore...

Carico i commenti...  con calma