Ohhh finalmente recensisco il mio genere prediletto dopo due recensioni un po' alternative (Bleeding Through e Bullet For My Valentine).

Che dire sui Def Leppard che non è già stato detto? Che sono uno dei gruppi di punta del British Hard Rock? Che sono uno di quei gruppi capaci di sperimentare in diversi campi senza mai, però, cambiare pelle? Che hanno un batterista con una forza di volontà talmente forte da andare avanti a suonare privo di un braccio? (Uno dei più grandi esempi viventi di musicista, tenace e professionale).In effetti l'albun qui recensito è proprio quello che ha introdotto lo speciale Drum Kit semi-elettronico che ha permesso a Rick Allen di poter continuare a suonare... Si sente il sound un po' artificiale di un rullante non proprio perfetto ma è anche vero, che con il sound dei Def, sta proprio bene: semplice, incisivo, energico e chi più ne ha più ne metta!

Che dire del disco? Un puro concentrato di Energia (sì con la E maiuscola), una successione di potenziali hit da classifica ottantiani che si susseguono uno dopo l'altro. Che dire della tecnica dei musicisti? Eccelsa, assolo di chitarra potenti e anche abbastanza tamarri (non fraintendetemi nel senso anni 80, non certo truzzi!), basso serrato e pulsante che segue bene le battute del buon vecchio Allen, dietro alle pelli, che mena fendenti anche essendo naturalmente un po' limitato nei movimenti; la voce si adatta alla perfezione a pezzi del calibro di "Pour Some Sugar On Me" (tormentone molto sottovalutato), "Armageddon It", (che si può definire un inno), "Don't Shoot Shotgun" (in cui si notano molto le influenze che i canguri del Rock, gli AC/DC, abbiano avuto su TUTTI i gruppi Hard Rock della storia) e "Rocket" (con quel suo ritornello a mo' di coro da stadio che può far cantare chiunque).

La cosa che più mi chiedo è: Joe Elliot dove è finita la tua voce? O meglio come hai fatto a perderla visto che in occasione del Gods 2006 sei risultato sottotono dal primo pezzo alla fine? Naturalmente gli eccessi di un'epoca che non ritornerà più si fanno sentire sul fisico di una persona e c'è da dire anche, con rancore, che si sta spegnendo una di quelle voci da ricordare, come si stanno spegnendo tutte quelle che, anni addietro, hanno fatto emozionare, ballare e pogare un gran numero di veri appassionati di vera musica.

Tornando al disco, un'altra cosa che posso dire è che questo Capolavoro, secondo me, è la colonna sonora adatta per il divertimento più sfrenato (anche comprendente quegli eccessi di cui accennavo prima) o può anche essere "utilizzato" per una cantata a squarciagola e scacciapensieri. Bisogna anche tenere conto della resa live di questi pezzi, fenomenali da cantare e molto divertenti da riprodurre magari con il proprio gruppo amatoriale.

So di non avere dato il massimo in questa rece e so di essere stato di parte; in effetti non è bello recensire i propri cd preferiti ma, essendo poco esperto, un esperimento non fa male!!!

Saluti a tutti e Rock and Roll !!!

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