I Del Amitri nascono in terra scozzese (precisamente a Glasgow) nel 1982, fondati dal bassista-cantante Justin Currie e dal chitarrista Ian Harvie. I due, che sono anche i principali autori dei testi, sono oggi gli unici superstiti della line-up originale che comprendeva anche Bryan Tolland alla chitarra ritmica e Paul Tyagi alla batteria.

Musicalmente i Del Amitri hanno sempre cercato di discostarsi dal sound tipico della loro Madre Patria, preferendo un suono più "americano". Conseguentemente, nonostante 25 anni di onorata carriera alle spalle, non sono mai riusciti completamente a sfondare in Gran Bretagna, dove comunque godono di buona fama. Viceversa, hanno avuto un buon successo negli U.S.A., dove generalmente tendono a non essere molto teneri con gli artisti provenienti dalla "Perfida Albione".

L'album qui recensito è un'antologia datata 1998, che contiene due inediti: "Cry to be found", scialbo esercizio di pop-rock e la bella "Don't Come Home Too Soon", beneagurante canzone dedicata alla nazionale di calcio scozzese che in quel periodo era impegnata ai Mondiali di Francia 98. I nazionali scozzesi erano anche protagonisti del video della canzone, in cui palleggiavano allegramente all' interno dell'aeroporto di Glasgow. "Roll to Me", "Always the Last to Know", "Just Like a Man","Stone Cold Sober", "When You Were Young" e "Some Other Sucker's Parade" sono pezzi piuttosto veloci, pervasi da quello spirito americano di cui si parlava sopra. Sono canzoni sicuramente orecchiabili e ben suonate, vicine allo stile di John Mellencamp, però sono probabilmente un pò "piatte". I pezzi più interessanti dell'album sono quelli in cui i Del Amitri cercano di ricollegarsi alle loro origini scozzesi, creando sonorità vicine alla tradizione celtica come "Nothing Ever Happens" e "Be My Downfall". Notevole anche la ballata "Driving With The Brakes On".

I Del Amitri sono indubbiamente una band di spessore, al quale però è probabilmente mancato il grande successo che li aiutasse a inserirsi prepotentemente nel mercato internazionale. Peccato.

 

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