Uno strazio la mia vita sentimentale ultimamente… sogni ormai spezzati che come schegge soffici e taglienti mi penetrano nelle meningi, solforee e delicate, quasi in punta di piedi e mi lacerano dal di dentro… la notte è la bugia degli amanti e mente spudoratamente al sogno… mi giro e mi rigiro nel letto e so che non ci sarà altro che il ricordo e che più passa il tempo più esso segna il passo e si sfianca, si logora, si consuma agli angoli… come un pugile il tempo, che dice sia galantuomo, con i suoi guantoni imbottiti di saggezza, ti lavora nell’oscurità del ring con colpi ben piazzati che poco alla volta ti tolgono il fiato…fino a lasciarti senza altro che la tua saliva intrisa del tuo sangue venduto a poco prezzo… ti svegli al mattino e allora la prima cosa che cerchi è qualcosa che ti assomigli e ti prenda dal di dentro per contrastare ogni cosa ogni slancio assassino ogni arma ogni piccola lacerazione beante e lucida di dolore… ascolti allora questo "Mute" e ti rendi conto che qualcuno esiste al mondo che sta pensando a te, che magari vive le tue stesse emozioni e che crea dolce poesia intorno ad esse… …e allora ti sembra di esser nel bel mezzo del nulla difronte al silenzio di un fiordo o difronte ad uno strapiombo con quel vento che ti urla nelle orecchie e che ti scompiglia …il tappeto sonoro ideale per sognare, continuare a farlo nonostante le forti emozioni che sconvolgono e turbano e lasciano soli a se stessi…musica che ti senti dentro da una vita e che ti avvolge per sconvolgerti e ti tocca dentro profondamente in maniera sincera e disarmante…molto della poesia dei Porcupine Tree è intrisa in questo progetto solista del transalpino Nicolas Chapel, polistrumentista giunto da poco al secondo appuntamento…non a caso Steve Wilson ha voluto Nicolas Chapel di spalla per alcune date del suo tour del 2009…

L’impressione che si ha nell’ascoltarlo è proprio di esser immersi nelle dolci profondità di un prato fermi a fissare le nuvole che giocano a rincorrersi mentre la poesia delle composizioni di questo album sicuramente godibile riaprono squarci a te noti per cullarti e renderti etereo e soffice come una piuma che viene inesorabilmente sballottata da qualche improvvisa raffica di vento mentre cerca disperatamente di giungere a terra, di adagiarsi su qualche angolo s-perduto di felicità. Un tappeto sonoro in cui archi e orchestrazioni si mescolano delicati con linee ritmiche e chitarristiche decisamente a volte soffocanti ed heavy  a volte ad accompagnamenti  sognanti e intrisi di sincera emozione ed atmosfera… un ricamo  intimissimo di una lucidità folgorante  privo di quella retorica stilistica vuota e stucchevole che spesso toglie slancio e vitalità…. "Mute" è il silenzio del tuo cuore distrutto da ogni sogno pronto a cancellarti e a cancellarsi sotto le scosse del vento delle stesse emozioni che trasporta e che vivi, musica che sgorga dal cuore comunque sempre diretta come lama inesorabile e dolce.

Impossibile esprimere a parole la dolcezza e il gusto nella ricerca e nella scelta degli arrangiamenti ora di tooliana memoria come in Swing of the Airways, ora spigolosi e pungenti della spinosa e sferzante scossa di "Feel Alive", ora mediorentaleggianti nel crescendo heavy di "Overhead", il tiro mostruosamente rock-maramaldeggiante che scaturisce impetuoso in "Tidal", la soffice eleganza di "Porcelain" che quasi in punta di piedi calpesta la tua tristezza per cavalcarla con la successiva delicatezza onirica di "Black Over Gold", poi una scossa elettrica devastante affonda il cortello nella tua carne fresca e indifesa con il riff cupo e spaccaossa e il delirante piano monocorde di "Rainbow Muse", prima di cedere il passo all’incedere sonico possente e straziante, claustrofobico e disperato, vorticoso e lacerante di "Hesitation Waltz" e il sussurro depresso e  solitario di "Falling From the Sun (Falling for the sunrise glowing on your face/In one last glance/For one caress/In one last breath/But now please turn off the light/Would you)"

Forse ho trovato quello che cercavo…

Di sicuro ancora per molto sarò come quella piuma che non riesce a giungere a terra ma sapete cosa vi dico? Penso che mi farò accompagnare da questa musica mentre lentamente provo a toccarmi dentro…

See Ya dal redivivo Fenni!!!

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