I Demonia Mundi sono una black metal band proveniente da Reggio Calabria, formatasi nel 1996 per il volere del cantante Giuseppe Marino e con una carriera ormai più che decennale in ambito underground italiano. Con questo "In Hoc Signo Vinces" il gruppo ha finalmente raccolto i frutti di tanti anni di prove e continui cambi di line up, ritornando sulle scene dopo ben 9 anni dall'ultimo lavoro in studio "In Daemonium Nocte", datato 1999.

Quello che si nota subito all'ascolto del disco è il netto cambio di stile rispetto al passato, perchè se lavori come "From The Deep..." del 1997 erano ispirati ai Death SS, il nuovo lavoro invece è composto da cinque pezzi di black metal sinfonico sullo stile di band come Dimmu Borgir e Limbonic Art. Un'altra novità è il netto miglioramento della band in ambito compositivo rispetto agli scadenti demo del passato, grazie ad una nuova formazione azzeccatissima che ha portato nuova linfa al gruppo. L'Ep si apre con "In Hoc Signo Vinces", ottimo pezzo apripista che ricorda molto i Satyricon di "Dark Medieval Times", per alcuni passaggi, uniti allo stile sinfonico dei primi Dimmu Borgir, vista la tastiera preponderante in tutti e 23 i minuti dell'Ep, musicato dal chitarrista del gruppo in collaborazione con il fratello, anch'egli musicista in forze con band del panorama reggino. Altri pezzi da tenere d'occhio sono "Demonia Bolla Summa" , il più violento e d'impatto che ricorda i Marduk migliori e "Our Eucharist", traccia conclusiva dell'ep che riprende un ottimo arpeggio iniziale scritto da un vecchio membro della band per poi svilupparsi e strutturarsi in un'ottimo crescendo dalla nuova formazione, brano in cui, tra l'altro, risalta particolarmente "Demonia" cantante della band, grazie a delle linee vocali molto particolari.

Gli unici difetti di "In Hoc Signo Vinces" sono una registrazione non proprio esaltante e il fatto che il lavoro rimanga ancorato ad un determinato genere musicale piuttosto datato, ma comunque si tratta di un'ottima ripresa di certe sonorità e in certi spunti il gusto che i Demonia Mundi hanno della melodia risulta anche migliore delle band a cui si ispirano. Infine, se amate alla follia il symphonic black metal, gettatevi senza pensarci due volte all'ascolto di questo ep, se invece odiate il genere, provate a dargli un'ascoltata comunque, visto che la band vale ed è ancora poco conosciuta.

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