I Descendents sono uno dei gruppi migliori della storia, punto e fine. Non sono disposto a parlamentare su questo. Io non sono tipo da classifiche e primi posti, ché la musica mica è una gara, ma quando mi puntano alla testa una pistola urlando "Dimmi il nome del gruppo punk migliore di sempre" otto volte su dieci rispondo "I Descendents". Spesso lo penso anche senza pistole. Quando ascolto il "Live Plus One", lo penso sempre.

E' il 2001 quando esce questo live, splittato fra la band di Milo e il progetto parallelo ALL, di cui non ci occuperemo in questa sede. Le registrazioni provengono dal tour del '96 di "Everything Sucks", l'album della rinascita presso i nuovi punkettini devoti ai pallidi epigoni della band californiana. All'epoca, quindi, i nostri non erano più ragazzini di primo pelo, ma dei ragazzini avevano le energie e l'entusiamo, che uniti all'esperienza della maturità danno un risultato devastante. La scaletta è varia e pesca un po' da tutta la discografia, con un occhio di riguardo per l'ultimo album e ovviamente per il capolavoro "Milo Goes To College", e viene snocciolata come un potentissimo fuoco di fila senza tregua.
I'm The One, I Like Food, Silly Girl, Coffee Mug, Hope (sparata senza pietà quasi all'inizio è ogni volta un colpo al cuore), Catalina, Bikeage, We, Cheer vengono proposte una dopo l'altra quasi senza pause da una band in stato di grazia, che si sta godendo una seconda giovinezza, e allarga il cuore sentire il vecchio Milo e i suoi compari così in forma dopo quindici anni. Si divertono, i Descendents, e con loro si diverte il pubblico: c'è questa sensazione di euforia che trasuda dalle casse ascoltando "Live Plus One", un'euforia contagiante, talmente trascinante che è difficile non immedesimarsi nel pubblico e tornare adolescente cantando Myage.

Francamente, non so cosa si possa chiedere di più ad un album live punk.

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