25 minuti e spiccioli di follia pura.

La sperimentazione arrivata all'inverosimile, a canzoni che non sono canzoni, a un disco che non è un disco (infatti è un Ep), a i dEUS che non sono i dEUS.

La prima volta che l'ho ascoltato mi sono detto: sta cosa è un miscuglio di roba incomprensibile; poi ho capito: se bisogna sperimentare bisogna farlo dalle basi, non basta la ricerca di un qualche suono tecnologico, ci vuole qualcosa di diverso; rivoluzionare il metodo di scrittura, il modo di suonare e quant'altro.

Barman e soci in questo concept album (non a caso c'è un'unica traccia) si sono reinventati, incasinandoci ancora di più le idee dopo Worst Case Scenario (che dopo un po' diventava quasi un disco normale da ascoltare, bellissimo però).

Vi sono pezzi dove il violino viene supportato da una base elettronica, dove la musica si ripete ipnotica, dove chitarra e piano si accompagnano reciprocamente facendo da sottofondo a le discussioni più disparate.

Certo non è un disco facile dato che è praticamente impossibile dire che musica ci sia dentro, comunque è sicuramente un capolavoro; meno duro di Worst Case Scenario, ma sicuramente più incomprensibile. È inutile che vi stia qui a dire quali sono i pezzi migliori, tanto non li potreste selezionare, data l'unica traccia; armatevi di pazienza e ascoltatelo tutto di un fiato finché non lo apprezzerete.

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