Mr.Doctor, alias Mario Panciera, è il fondatore/cantante/motoreimmobile dei mistici Devil Doll. Unico nel suo genere (quale genere?) mi limito ad esprimere il mio giudizio su di lui: “Servito”. Mr.Doctor è l’uomo che non chiede, è l’uomo che riceve plausi da ogni dove; ci getta briciole e noi siamo i suoi piccioni; il suo segreto è ammiccare l’ascoltatore in tutto e per tutto! Da uomini affascinanti ci si aspetta dei derivati tali, ed “Eliogabalus”, suo secondo album, non fa eccezione; anzi…
Diviso in due tracce, una ventina di minuti l’una, l’album si mostra come un collage di temi ed intermezzi molto confusionali, allo sbaraglio, ma che dopo gli iniziali tre/quattro ascolti ci travolgerà completamente, come mai nessun album aveva fatto prima!
Inutile dire che per dei lavori come questi bisogna avere una certa “apertura mentale/pazzia”, anche per gestire le innumerevoli sfaccettature che la band ci sfoggia: intermezzi space in piena vena onirica, sipari gotici, classicismi originali, rock sinfonico, soli di piano, cori lirici ed anche bande cerimoniali, trip psichedelici e tecnicismi raffinati. Inutile anche spaventarsi dai tempi assurdi perchè, vi assicuro, vorreste che non finisse mai; la genialità delle trame è così ben strutturata e affascinante, come in ogni album dei Devil Doll, che l’ascoltatore è impedito a schiacciare il tasto “next” e più propenso per il “rewind”.
Elemento importante è anche il testo. Lo stesso Mr.Doctor spiega che la musica ascoltata è solo la conseguenza delle liriche e vi posso assicurare che sono di un livello altissimo di intensità e di riflessione.
Un altro elemento (scusate se sono troppi ma non posso ovviare) è il canto particolarissimo che il leader usufruisce a pieno potenziale rendendo l’album e l’intera band unica nel panorama mondiale. Denominato “sprechgesang” è un misto di parlato-cantato molto accattivante, se eseguito con maestria, ma anche poco digeribile nei primi ascolti. Per farvi una idea vi ho allegato due samples molto interessanti degli unici due brani dell’album: “Mr.Doctor” ed “Eliogabalus”, che fantasia…
Le registrazione anche se datata 1990 è assai precisa e ben fatta, mai fuori tempo e, soprattutto, con un missaggio stimabile.
A confronto con il primo album “The Girl Who was... Death” la band è più organica, creativa e libera. Si introduce anche il fantomatico “coretto da messa” sfruttato sempre più negli album a seguire.
Consiglio questo album a tutti, non lasciatevi annoiare dai tags dei generi; lo sconsiglio invece ai “loffi” che ascoltano la vera musica classica, potreste spaventarvi da tanto occultismo.
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