Questa raccolta uscita ufficialmente nel 2013 è composta da i brani che non hanno trovato posto sul precedente “Something for Everybody ” Del 2010
Tranne l’ultima traccia, che è una versione remix di un brano gia editato sul precedente, tutti i restanti brani fanno parte delle stesse sessions di registrazione del precedente disco..
Dopo aver ascoltato attentamente il lavoro in questione la domanda che subito viene spontanea è: può una raccolta di scarti essere migliore della raccolta “cugina” di brani ufficiali? In questo caso la risposta è nettamente si…seppur di poco. Non che ci volesse poi tutto questo gran sforzo per battere l’originario e poco incisivo lavoro di “prima scelta”del 2010 ma a mio umile avviso parecchi dei brani di questa raccolta avrebbero migliorato il lavoro primario e, in senso assoluto, si fanno ascoltare più che volentieri. Stilisticamente l’album si colloca da qualche parte tra le deviazioni pazzoidi del loro primo album e lo stile 100% elettronico di “Oh no! It’s Devo” più che “Freedom Of Choice”.
Inoltre, in prospettiva storica, questa raccolta è sicuramente meglio anche del vecchio “trittico della vergogna” Shout- Total Devo – Smooth Noodle Maps – senza dubitare nemmeno cinque secondi. Il trio di brani centrale è veramente degno di menzione, “Raise your hands”, “Message of hope” e “Big dog” ci riconsegnano i Devo in buona forma. Il sound è piuttosto omogeneo e i brani hanno tutti lo stesso tipo di “tiro”. Lasciamo stare anche discorsi del tenore di “cosa possono dire oggi i Devo rispetto a 35 e passa anni fa”....qui le pretese vanno abbassate, si deve solo ascoltare apprezzando il riuscito connubio tra cazzonaggine e melodie synth-pop acchiappacervello dei nostri ..e in questo senso non deludono.
Il disco è improntato sul loro stile tipico, che ci consegna oramai un marchio riconoscibile e ben definito.
I testi sono i soliti loro tendenti al surreale-alienato. I synth marziali e squadrati si fanno spazio alla grande, il cantato e gli intrecci vocali si fanno apprezzare e il tutto funziona abbastanza bene. Voto in decimi un 7 meno …voto “alla rateyourmusic” direi un 3,20
Io divido sostanzialmente la tracklist in tre fasce di giudizio: i brani sicuramente promossi sono "On the Inside" che ci riconsegna i ritornelli memorizzabili e la vecchia atmosfera schizzoide-futuristica e tendente al cupo, "Raise Your Hands" dominata da synth marziali e decisi con melodie svelte ed orecchiabili, "Message of Hope" e "Big Dog" sono toste e pure "I Luv Ur Gun" è molto ben impostata.
Quelli medio-sufficenti che stanno nel mazzo sono a mio avviso "Monsterman", "Should-A Said Yes", "Can U Juggle?"
Sostanzialmente bocciate le restanti tracce: "Think Fast" alla fine non è niente di ché e cade nel banale, "Throw Money at the Problem" è troppo sopra le righe rispetto al resto e "Don't Shoot (I'm a Man)" è semplicemente il remix di un brano già contenuto nel album “primario”. Per carità è una brano “fulminato” come ai bei tempi ma pacchiano ed inconsistente.
Queste almeno sono le mie sensazioni. Comunque, come ripetevo, le sonorità sono tutte molto omogenee come stile e il preferire una traccia rispetto all’altra è anche questione di feeling che si instaura al momento dell’ascolto e di sensibilità personale. Cioè tra le peggiori e le migliori del Lp alla fine non c’è questo range di differenza abissale in meglio o in peggio. Quindi la lista che ho fatto è opinabile ed intercambiabile a seconda di chi ascolta l’album.
Concludendo questo “Something Else for Everybody” non è un’opera d’arte, ovvio, ma non è assolutamente inferiore al suo gemello del 2010.
Un (non tanto) raro caso dove le outtake sono mediamente più riuscite dei brani ufficiali e ribadisco che una buona metà dei brani di questo album avrebbero potuto facilmente rimpiazzare alcune delle canzoni dell'album precedente (ad esempio le pessime Cameo e Step Up).
Anche se la storia i Devo l’hanno già fatta 30 (e più) anni fa questa è comunque una nuova raccolta di inediti gradevoli e dal tipico e cazzeggiante “Devo Sound”.
I fans devoti della band lo devono sicuramente aggiungere alla loro collezione. Per tutti gli altri è caldeggiato ma non indispensabile.
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