Ultimo lavoro per i DGM, band romana poco conosciuta, con 3 album all'attivo, e un 5 in arrivo entro fine anno.
Per alcuni sono cloni mal riusciti dei Dream Theater, per altri la giusta risposta europea al famoso gruppo. Ovviamente la verità sta nel mezzo. Non nascondono l'influenza di band più conosciute quali i già citati DT, i Symphony X, ecc. Questo non significa che siano delle copie, infatti hanno una propria personalità anche se non è ancora chiaramente delineata.
Le canzoni sono tutte di ottima fattura. Doti tecniche di alto livello sempre a supporto di splendide linee melodiche e parti ritmiche, senza dimenticare le grandi prestazioni vocali di Titta Tani (già cantante degli Astra e batterista dei Daemonia).
10 brani che si susseguono senza annoiare l'ascoltatore, in una grande miscela di canzoni esplosive come "Save Me" e "Age of the flame" e altre dolci come la title-track e la splendida "Invisible Rain" (che personalmente trovo le migliori)
Un disco che non ha l'ambizione di riscrivere i canoni del genere, ma che merita più spazio di quello che ha trovato fino ad ora.
Sempre per ricordare la buona musica non arriva solo dall'estero.
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