L'ennesima trasferta lombarda dei Diaframma è la scusa per ritrovarsi un grigio venerdì sera presso il Black Hole, discoteca pseudo-darkettona di Milano, e fare quattro chiacchiere, finalmente di persona, con qualche vecchia conoscenza, di quelle, per intendersi, che senti più su "feisbuc" che altro, ma con le quali, quando ne hai la possibilità, ci esci insieme che è un piacere.

Per chi si fosse perso qualche puntata, va detto che ormai i Diaframma hanno da diversi anni superato la fase di gruppo di nicchia nel senso stretto del termine e godono di un seguito numeroso, con molte richieste e con decine di concerti l'anno. I tempi delle vacche magre, con qualche serata qua e là nei posti più sperduti, sono finiti da tempo, buon per loro. Giubilo per i nostri eroi che dopo anni finalmente hanno fatto breccia nel cuore dell'italico pubblico? Si e no.

Mettiamo le cose in chiaro, il successo di cui sta ora godendo Federico Fiumani se lo merita tutto, nulla da eccepire. Mentre i "cugini" Litfiba, con i quali pare esserci sempre stato un rapporto di amore/odio, negli anni Novanta scalavano le classifiche con dischi come "Spirito" e "Mondi Sommersi", di sicuro non brutti ma figli di un'attitudine ben diversa da quella dei tempi d'oro, Fiumani languiva, scriveva gemme come "Il Ritorno dei Desideri" e "Sesso e Violenza" e se lo filavano in quattro gatti. Ben venga quindi se dopo "solo" trent'anni ci si è resi conto anche dell'esistenza dei Diaframma e fa pure piacere constatare come moltissimi sotto il palco avranno si e no venticinque anni, sbarbati studentelli universitari che, tra un esame e l'altro, si concedono la trasferta diaframmatica e si regalano la pogata del venerdì sera.

La questione quindi qual è? E' che, paradossalmente, dopo aver tanto anelato ad un successo che sembrava non dover arrivare mai, il buon Fiumani, quando 'sto successo lo ha finalmente visto, sembra essersi un po' seduto sugli allori, quasi a campare di "rendita" sul proprio mito. Forte, finalmente, di una formazione stabile, supportato dalla sezione ritmica di Luca Cantasano al basso e Lorenzo Moretto alla batteria, oltre che dal rientrante Edoardo Daidone alla chitarra, il Fiumani dell'ultimo periodo si sta proponendo con un rock d'autore che, da un pusto di vista puramente musicale, sembra essere più ricercato di quello proposto fino a qualche tempo fa, grazie ad arrangiamenti più curati e complessi, resi certamente possibili anche dalla presenza delle due chitarre. Almeno per il momento, quindi, pare che la formula power-trio sia stata accantonata e, piuttosto che puntare su un banale "muro di suono" a tutti i costi, la scelta di proporsi con un rock maturo sembra essere stata vincente, anche grazie all'interessante rilettura di alcuni vecchi classici come "Siberia" o "L'Odore delle Rose", che sicuramente ne escono arricchiti. Nonostante Fiumani sia stato anni fa autore di un disco che si chiamava "Coraggio da Vendere", non si può non notare però come alcune scelte in casa Diaframma troppo coraggiose non siano, e a riguardo non si può non parlare di una scaletta che ormai sembra immobile sulla solita manciata di vecchi classici, purtroppo quasi sempre quelli. Ad esclusione di rari ripescaggi, infatti, i concerti dei Diaframma hanno da tempo iniziato ad essere caratterizzati da una preoccupante ripetitività, con cavalli di battaglia sentiti un po' troppo spesso. Perché andare a suonare per l'ennesima volta "Verde" ed "Elena", pezzi sicuramente gradevoli, quando si ha a disposizione una discografia lunghissima e la possibilità di scegliere tra quasi duecento canzoni? Album come "In Perfetta Solitudine", "Sesso e Violenza" o il bellissimo "Il Futuro Sorride a Quelli Come Noi", forse l'ultimo vero capolavoro di Fiumani, non vengono praticamente mai toccati, se non in sporadiche occasioni, "Difficile da Trovare", album che di fatto rilanciò le quotazioni dei toscani in tempi non sospetti sembra già essere finito nel dimenticatoio, eppure anche lì diversi spunti degni c'erano.

Cosa dire poi di "Siberia", un album che ha avuto una tale importanza a livello storico da offuscare quanto di buono fatto nei trent'anni successivi? Vengono di solito risuonati giusto un paio di pezzi, sempre gli stessi. Quest'anno è il trentennale della pubblicazione di quel disco, perché non riproporlo dal vivo? Se a tutto ciò aggiumgiamo che i pezzi del nuovo "Preso nel Vortice", che al momento sono l'ossatura del concerto, non sempre convincono, l'impressione che si ha è quella di un'occasione mancata e, lì dove un tempo c'erano poche date ma che avevano il sapore del "piccolo evento", oggi c'è una tournée sicuramente più lunga ma caratterizzata anche da una certa routine. Ed è un peccato perché l'attuale formazione è forse quanto di meglio Fiumani abbia avuto negli ultimi anni, limatura dopo limatura si è davvero raggiunto un equilibrio perfetto ed è un piacere vedere/ascoltare come la chitarra di Fiumani dialoghi con quella di Daidone, così come sentire una sezione ritmica così affiatata.

Si ha finalmente l'impressione di ritrovarsi di fronte ad un gruppo a tutti gli effetti e non a dei semplici turnisti e la copertina "collettiva" dell'ultimo "Preso nel Vortice" non poteva fotografare meglio questo momento. Al netto delle polemiche, durante la serata ci sono stati davvero diversi momenti memorabili, soprattutto durante la rilettura dei pezzi degli anni Ottanta, ormai brani sempreverdi della musica italiana, e l'attuale stato di grazia, almeno dal vivo, lascia ben sperare per il futuro. Visto che, una volta tanto, si ha la fortuna di partire da basi così solide, allora perché non rischiare un po' di più? Per il momento rimandati a settembre.

Diaframma: 

  • Federico Fiumani, voce e chitarra
  • Edoardo Daidone, chitarra
  • Luca Cantasano, basso 
  • Lorenzo Moretto, batteria

Scaletta: 
  1. L'Odore delle Rose 
  2. Siberia 
  3. Labbra Blu 
  4. Venus (Television cover)
  5. Diamante Grezzo 
  6. I Giorni dell'IRA 
  7. Elena 
  8. Tre Volte Lacrime 
  9. Il Suono che Non c'è 
  10. Madre Superiora 
  11. Fiore Non Sentirti Sola 
  12. Infelicità 
  13. Io Sto con Te (Ma Amo un'altra) 
  14. Vaiano 
  15. Gennaio 
  16. Amsterdam 
  17. Illusione Ottica 
  18. Claudia mi dice 
  19. Hell's Angel 
  20. Tutte le Strade 
  21. L'amore è un Ospedale 
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