Nonostante i numerosi articoli già scritti su di loro, smettere di parlare dei Diaframma è praticamente impossibile. Dopo il nulla, a livello di vendite, non certo qualitativo, degli anni Novanta, il gruppo del sempreverde Federico Fiumani negli ultimi anni si è ritrovato protagonista di un'inaspettata popolarità, con ormai ultraquarantenni new wavers tornati a fare capolino ai loro concerti e ventenni che ne hanno sentito parlare su facebook ed hanno ascoltato qualche vecchio cavallo di battaglia su youtube.

Visto il ritrovato successo, il Nostro Federico non si è lasciato sfuggire l'occasione di essere presente sul mercato discografico con uscite costanti, sia a livello di album di inediti che di antologie di materiale più o meno raro, alla faccia della crisi. Gli ultimi cinque anni, infatti, hanno visto il gruppo fiorentino omaggiato da più parti per piccole gemme come "Difficile da Trovare" del 2009, disco fresco e sentito che veniva dopo una serie di album francamente superflui, e "Niente di Serio" del 2012, che ha confermato lo stato di grazia dell'ensemble, con ogni volta tournée all'insegna del tutto esaurito. In un tale contesto, quindi, non c'è da stupirsi che si abbia pensato di giocare anche la carta della "nostalgia", pubblicando a ritmo regolare uscite dedicate ad un pubblico di soli affezionati, spesso in vinile ed in edizione limitata. Se infatti la  pubblicazione un paio di anni fa di "Imperfetta Solitudine", un bel doppio vinile più cd, aveva letteralmente rimesso in circolazione un classico come "In Perfetta Solitudine" del '90, anche se in versione di demo, uscite più recenti non hanno fatto altro che confermare questo trend, andando evidentemente incontro alla curiosità sia di chi il gruppo lo ha conosciuto da poco che di chi invece soffre di un incurabile feticismo diaframmatico. Ecco quindi uscire nel giro di pochi mesi "Live 1983", raccolta di concerti degli esordi, tutti, inaspettatamente, di ottima qualità audio, "Studio Sessions '95-'96" e questo "Demos 1982", forse l'uscita più rappresentativa del lotto.

Introdotto da una bella foto (volutamente?) fuori fuoco, che si rivela forse essere una delle più belle copertine della loro sterminata discografia, "Demos 1982" è una ghiotta occasione per ascoltare i Diaframma nella loro incarnazione originale, ovvero quella che vedeva Nicola Vannini alla voce, silurato da lì a breve per far posto a Miro Sassolini, che avrebbe conferito un segno indelebile ad album come "Siberia" e "Tre Volte Lacrime". Se questa versione del gruppo per forza di cose risulta distante dalla maturità degli album successivi e la svolta cantautorale di Fiumani è lontana un decennio buono, dall'altra è innegabile come tutti quegli spunti che avrebbero caratterizzato il suono dei fiorentini fossero all'epoca già ben presenti, prendendo a piene mani sia dal punk degli anni Settanta che dalla new wave più cupa e claustrofobica, il tutto rigorosamente con liriche in italiano. A dare un rapido sguardo alla scaletta è impossibile non notare come buona parte dei pezzi presenti sarebbero diventati dei classici, con brani come "Illusione Ottica" ancora portati in tour a distanza di trent'anni dal loro concepimento. Suono poco pulito, produzione minimale, tanta passione, il tutto unito a musicisti dal tocco nervoso e ad un cantato struggente ed evocativo. Vista la qualità e la determinazione, è davvero difficile credere che quella che esce dalle casse dello stereo possa essere la creazione di un gruppo di ventenni agli esordi, tale è la credibilità e la forza del risultato finale.

La strada per i fiorentini, tra mille problemi, scioglimenti e cambi di formazione, sarebbe stata lunga e forse fin troppo tortuosa, vista la innegabile qualità della corposa discografia, ma a conti fatti, a distanza di trent'anni si può dire che ne sia realmente valsa la pena. Un plauso a Federico Fiumani e alla sua determinazione e ben vengano "autocelebrazioni" di questo tipo, soprattutto se danno la possibilità di ascoltare gruppi di tale spessore. Il disco è uscito solo in vinile e francamente è un peccato che in molti oggi non abbiamo un giradischi, per tutti gli altri, visto anche il prezzo abbordabilissimo, l'acquisto al prossimo concerto è più che consigliato. Come detto in apertura, si tratta di un lavoro prevalentemente per collezionisti e fan sfegatati, ma considerato il valore dell'opera nel suo complesso potrebbe risultare interessante anche a chi si è avvicinato a questo storico ensemble da poco tempo. 

Diaframma: Nicola Vannini, voceFederico Fiumani, chitarraLeandro Cicchi, basso Gianni Cicchi, batteria
"Demos 1982":Lato A:1. Xaviera Hollander2. Pioggia3. In una Finestra Nera4. Circuito Chiuso Lato B:5. Pop Art6. Sdoppiamento 7. Illusione Ottica8. Effetto Notte9. Altrove 
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