Alfieri della new wave fiorentina dei tempi d'oro prima ed autori di un rock di stampo cantautoriale poi, i Diaframma di Federico Fiumani sono (stati) una delle realtà più interessanti del panorama italiano tutto. Ripercorrerne la vicenda artistica sarebbe cosa abbastanza inutile, anche perché chiunque al giorno d'oggi ha quantomeno sentito parlare di un album come "Siberia", che a metà Ottanta, insieme ai vari CCCP e Litfiba, diede il via ad una nuova scena rock italiana, così come, per fortuna, da qualche anno a questa parte poter assistere ad un concerto del buon Fiumani non è più impresa ardua.

I Diaframma hanno da sempre potuto vantare una produzione discografica ragguardevole, sia in termini di quantità che di qualità, riuscendo a piazzare non meno di una quindicina di album in studio in trent'anni di carriera, avendo dalla loro, quasi sempre, un pubblico non numerosissimo ma affezionato. Gli ultimi tempi, come già anticipato, hanno visto un Fiumani nuovamente popolare, tornato nel giro di pochi anni ad essere un vero e proprio punto di riferimento per la scena alternativa italiana, con tanto di album tributo da parte di artisti che ai tempi dei primi vinili del Nostro non erano nemmeno nati. Se una decina di anni fa l'interessante operazione portata avanti con il materiale degli anni Ottanta aveva avuto il suo perché, con i vari dischi ristampati in simpatici cofanetti accompagnati da un dvd contenente materiale dell'epoca, negli ultimi anni si è iniziato a scandagliare tra il vasto repertorio del decennio successivo.

Gli anni Novanta di Fiumani non furono facilissimi: se i vari album non mancavano mai di qualità, ciò che mancava invece era il pubblico che, già ai tempi del secondo album, il bellissimo "Tre Volte Lacrime", si era iniziato ad allontanare dalla proposta del gruppo fiorentino. Se a tutto ciò aggiungiamo il cronico vagare tra un'etichetta e l'altra, ci si rende conto che la situazione non doveva essere delle migliori. Sciolta la formazione con Miro Sassolini, Fiumani iniziò a cimentarsi al canto, deciso a continuare la storia del gruppo anche se con una formazione ampiamente rinnovata. L'esordio di questa nuova creatura fu l'ep "Gennaio" dell'89, disco fresco e ispirato che mostrava che c'era vita oltre "al ghiaccio e al silenzio" di pochi anni prima. Quella stagione avrebbe inaugurato un burrascoso rapporto con la Ricordi, che evidentemente non aveva ben chiaro chi aveva davanti: pensare seriamente che Fiumani potesse prendere in considerazione l'idea di andare a Sanremo fu la goccia che fece traboccare il vaso ed il Signor Diaframma decise di migrare verso altri lidi.

Di quel biennio rimase però uno dei dischi più interessanti del nuovo Fiumani, ovvero "In Perfetta Solitudine", edito nel '90. Dopo l'antipasto dell'anno prima, Federico tornava dietro al microfono: la registrazione francamente non era delle migliori e c'erano delle incertezze nel cantato però non importava più di tanto, i Diaframma c'erano ancora e l'ennesima ottima prova in studio era lì a rimarcarlo. Brani come "Diamante Grezzo", "I Giovani", "Beato Me", "Io Amo Lei" ed il pezzo che dava il titolo all'intero lavoro sono ancora oggi ricordati come alcuni tra i più rappresentativi della carriera del musicista fiorentino, costantemente in bilico tra pulsioni punk e atmosfere più vicine ad un certo cantautorato. Lo stesso stile di scrittura di Fiumani stava pian piano cambiando, l'avere preso in mano il microfono faceva anche sì, del resto, che si potessero affrontare temi e situazioni senza che dovessero più essere filtrate dall'interpretazione di qualcun altro, che si chiamasse Sassolini o Nicola Vannini, con uno stile, sia lirico che nel canto, sincero e schietto e che non dava mai troppo peso alla tecnica. Come detto in apertura, gli anni Novanta dei Diaframma non furono dei più facili, con il progetto che di volta in volta trovò rifugio presso le più svariate etichette, scelta ai tempi dettata dalle difficoltà del momento e quindi forse obbligata ma che col senno di poi avrebbe di fatto disseminato i vari lavori prodotti durante quel periodo tra un'infinità di case discografiche, alcune delle quali nemmeno più esistenti, rendendo piuttosto complessa, a distanza di anni, la riproposizione di parte di quel materiale.

Ed è questo anche il caso dei dischi prodotti durante la breve parentesi con la Ricordi: nonostante una campagna partita su facebook tempo fa che aveva tentato di smuovere le acque, sembra che da quelle parti non abbiano alcun interesse a riproporre quei lavori, bloccando di fatto di un Fiumani invece intenzionato da anni a renderli nuovamente disponibili. Visto che in questi casi si tratta di dover fare di necessità virtù, si è riusciti a trovare l'escamotage adatto alla situazione, ovvero riproporre quei brani in formato di demo. Un'operazione del genere, del resto, trova il suo perché in quanto riesce ad andare incontro a chi quei dischi non li aveva mai potuti ascoltare e, allo stesso tempo, può risultare interessante anche per chi quegli album li conosce a memoria ma è comunque curioso di conoscere quelle canzoni in una versione più grezza e meno rifinita. Il tutto è impreziosito poi da vari brani inediti tirati fuori dal cassetto per l'occasione, in modo da accontentare un pubblico di collezionisti sempre esigente nei confronti del gruppo fiorentino. Per la gioia di tutti, in modo che non si possano accantonare scuse di sorta, l'album è uscito in un bel doppio vinile, molto curato, accompagnato anche da una controparte in cd, così da rendere l'ascolto possibile anche a chi non ha un giradischi a casa.

Trattandosi di provini per forza di cose le registrazioni sono piuttosto grezze, ma l'ascolto rimane comunque piacevole, anche grazie ad un suono pulito quanto basta. Va del resto sottolineato che un'operazione di questo tipo non avrebbe avuto alcun senso se, pur di reimmettere sul mercato vecchi brani, ci si fosse accontentati di registrazioni di scarsa qualità o poco udibili. Anni fa lo stesso Fiumani aveva reso disponibile materiale d'archivio caratterizzato da un suono assolutamente deficitario, ma si trattava di brani scaricabili gratuitamente dal sito del gruppo, contesto quindi ben diverso da quello qui considerato.

Negli ultimi anni, conscio anche del rinnovato interessamento nei suoi confronti, Federico ha forse pubblicato fin troppo materiale "storico", tra antologie di demo, ristampe in picture disc e registrazioni di concerti d'annata, ma è innegabile che ci sia sempre stata una certa attenzione per la qualità e che mai siano stati pubblicati lavori mediocri. Starà poi al singolo ascoltatore, di volta in volta, decidere a cosa è maggiormente interessato. Viste le buone critiche riscosse, la stessa operazione sarebbe stata condotta successivamente con "Studio Sessions '95-'96", altra antologia che in questo caso riproponeva, sempre in formato demo, alcuni dei brani maggiormente rappresentativi di "Non è Tardi" e "Sesso e Violenza", altri due validi album di metà anni Novanta da troppo tempo irreperibili.

A differenza dei cugini Litfiba, che hanno ben pensato che al giorno d'oggi qualcuno potesse essere davvero interessato a delle terribili registrazioni del tour di "Infinito" in un costosissimo formato vinile, va dato atto a Federico Fiumani di star effettuando la riproposizione di materiale d'archivio con una certa perizia, proponendo album che cercano di ovviare all'impossibilità di poter ristampare i dischi originali o che puntano ad arricchire di nuove registrazioni ufficiali fasi del gruppo poco note, come ad esempio gli esordi con Nicola Vannini alla voce ("Live 1983" e "Demos 1982").

Al neofita, naturalmente, si consigliano tutt'altri lidi, il fan navigato potrebbe invece trovare da queste parti qualcosa di interessante.


  1. In Perfetta Solitudine
  2. Il Prossimo Weekend
  3. Irriconoscente
  4. Vai
  5. Amore Prendimi
  6. Trecento Balene
  7. Brutto Orso
  8. Diamante Grezzo
  9. Beato Me
  10. Io Amo Lei
  11. I Giovani
  12. Il Portiere
  13. Io Ho Freddo Adesso
  14. Cielo d'Africa
  15. Angelo Ai Piani
  16. Ho Cambiato La Faccia Di Un Dio
  17. Io Credo In Te
  18. Gennaio
  19. Voce Che Chiami
  20. Gloria
  21. L'amore Segue I Passi Di Un Cane Vagabondo
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