"E' cominciato tutto a Firenze".

E tanto vale proprio a Firenze è il caso di tornare, come un assassino torna sul luogo del delitto. E stavolta l'assassino, tale Federico Fiumani, già noto alla forze dell'ordine, si porta dietro pure alcune delle migliori armi di cui dispone, accompagnato da un paio di complici ormai fidati. Armi sì, da taglio però, perché un coltello ha di sicuro più fascino di una volgare pistola, e poi perché "Siberia", "Labbra blu", "Illusione ottica" non possono lasciare indifferenti, il segno, la cicatrice (alla quale vorremo subito bene, sia chiaro, come si fa con un bel tatuaggio) la lasciano, altro che no. Qualche giorno fa proprio il nostro indiziato rilasciava una bella intervista video, lui tutto tranquillo che se ne va in giro per le viuzze di un non meglio identificato quartiere di Roma, che parla alla fine sempre delle solite cose, le donne, gli anni Ottanta, "ma quanto sono stati difficili per noi gli anni Novanta", "ah, i Television". Con la tranquillità di chi ormai non deve proprio più dimostrarti nulla, che ormai lo conosci che tipo è, se non ti sta simpatico che lo frequenti a fare, no?

Ormai stare a sentire Fiumani è un po' come quando uno da piccolo si faceva raccontare per la millesima volta la stessa solita favola, per la somma gioia di nonni e genitori, che ormai di Pollicino o Biancaneve avranno il vomito, però te la facevi (ri)leggere proprio perché sapevi come andava a finire e ti piaceva il finale. Qui la solfa è più o meno la stessa: Fiumani non è la ragazza appena conosciuta, quella che ti prende subito, che ti intriga, che ti mette in difficoltà perché non sai come comportarti con lei, Fiumani è l'amicone di mille bevute al solito baretto sotto casa con cui parli per la millesima volta di quando piuttosto che fare la verifica di latino in prima ginnasio ve ne andavate a cazzeggiare per le vie del centro (venendo naturalmente sgamati da professori in libera uscita/parentame vario/genitori assortiti). Fiumani ormai è questo, lui stesso lo sa e mi sa che è pure il primo a trovarci gusto alla fine. Gli amiconi che si porta dietro, tali Diaframma Ultras, che si sorbiscono le più assurde trasferte per andarlo a vedere alla Festa di Vattelapesca come al circolo ARCI (ingresso X euro con tessera soci) di Maremmamaiala (deve stare in zona Firenze, dal nome) sono i sempre i soliti, le solite facce, davvero, roba da rimpatriata dell'ultimo anno del liceo (o del tecnico, per voi sciocchi non acculturati). Tu ci racconti per la millesima volta la stessa storia, però la racconti nel modo in cui piace a noi, e noi ti stiamo ad ascoltare, capito? Così poi torniamo a casa tutti felici e contenti, contenti pure di avere speso X euro per la tessera dell'Arci di Maremmamaiala, anche se già sappiamo che non ci torneremo mai più (a meno che non ci sia tu, nostro "poeta da ultimo banco della classe").

Funziona più o meno così, volta più volta meno, e alla fine nessuno di noi "si sente perso, sapendo benissimo che per te, o nostro, non è poi tanto diverso", che qui gli stessi casini li viviamo tutti. E alla fine, in puro spirito da rimpatriata scolastica, il Fiumani, quello che stava sempre all'ultimo banco e un anno si è pure fatto segare, per ricordarci quanto ci vuole bene, malgrado un caratteraccio, eh, c'ha pure fatto un bel regalino, che 'sto cd si fa proprio ascoltare, bello, veloce, registrato come un bel bootleg, senza troppi fronzoli, proprio come è lui, o come almeno noi ci aspettiamo di (ri)trovarlo ogni volta che gli andiamo a fare visita.

Grazie, Fede.

Diaframma:

Federico Fiumani, voce e chitarra

Luca Cantasano, basso

Lorenzo Moretto, batteria e cori

 

Con la partecipazione di:

Marcello Michelotti, voce in 7, 8

Andrea Chimenti, voce in 9, 10

Miro Sassolini, voce in 15, 16

Francesco Renzoni, tastiere 11-16

 

Scaletta:

Gennaio

Io sto con te (ma amo un'altra)

Mi sento un mostro

L'orgia

Illusione ottica

Io amo lei

Delorenzo

Information Of Death

Labbra blu

Ziggy Stardust

I figli sopravvivono

Il telefono

Fiore non sentirti sola

Diamante grezzo

Amsterdam

Siberia

Verde

L'odore delle rose

Vaiano

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