Vedere girare sul piatto il logo della Motown Records è un'emozione. La storia della black music riassunta in 33 e 1/3 giri al minuto.

Diana Ross è parte della storia della storica casa discografica di Detroit, è lei la "suprema" delle "supreme". Nel 1980 esce il suo "Diana" che scalerà le classifiche di tutto il mondo grazie ai due tormentoni "Upside Down" e "I'm Coming Out" prodotti dal duo degli Chic Nile Rodgers e Bernard Edwards con l'aiuto di tutto il loro storico gruppo, dalla sezioni fiati, agli archi fino alle coriste. Il risultato finale poi pubblicato è però relativo ad una versione del disco rimaneggiata successivamente per levigare i più marcati accenti disco, questo porterà i due a chiedere di non essere citati nei credits finali senza ottenere però l'approvazione della Motown. Il successo straordinario di "Diana" cancellerà ogni ricordo di questo episodio. "Diana" è un disco molto godibile, forse non ha la freschezza del soul-pop sbarazzino delle Supremes (andate a recuperare assolutamente il disco con i Temptations) ma si lascia ascoltare con molto piacere. Il singolone spacca classifiche che lo apre, "Upside Down", è noto a tutti ed è forse l'unico brano che si avvicini ai suoni più tipicamente disco mentre in "My Old Piano" è più velata. "I'm Coming Out" possiede un incipit molto particolare dettato dalla tipica chitarra funk di Rodgers, dal canto di Diana e da una batteria impegnata per i primi venti secondi in fill di tom tom singhiozzanti molto riusciti. Il resto scorre piacevole fra ballate, "Friend To Friend" e brani più funk come la chiusura con "Give Up".

Nel 2003 è stata pubblicata la versione con i mix degli Chic e le tracce vocali originali della Ross, la versione ufficiale del 1980 infatti presenta una reincisione di tutte le parti cantate, e le parti strumentali estese che erano state tagliate dall'ingegnere del suono Russ Terrana.

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