Questo non è nemmeno un “disco”. Nel senso che ho scaricato gli mp3 direttamente dal sito della casa discografica, dove ero finito per la solita serie di concatenate coincidenze. E insieme alle 12 tracce mi sono ritrovato i rispettivi files jpg con le opere alle quali sono ispirati i pezzi. Perchè, come il titolo lascia intendere, e come dichiarato nel sito dei “I Dischi della Lepre”, di questo si tratta: una raccolta di dodici brani inediti ispirati ad altrettante opere d'arte.

E’ una iniziativa, pur se non inedita, curiosa e mi pare molto in linea con lo spirito della “..piccola realtà discografica indipendente dedicata a chi apprezza i suoni poco comuni” che l’ha realizzata. Alcune opere scelte sono di autori storicizzati, abbastanza famose e riprodotte in un sacco di libri di storia dell’arte. Altre sono frutto di giovani artisti contemporanei, dei quali ignoravo l’esistenza. E tra quadri di R. Magritte, R. Motherwell, Y. Klein, E. Munch, foto dell’immancabile Cindy Sherman, mi ha piacevolmente sorpreso trovare tra le fonti d’ispirazione (scelta da Strotter Ins.) una fotografia di August Sander, da quell’immenso lavoro che è il suo “Uomini del XX Secolo” (assolutamente consigliato l’acquisto del libro, che vale tutti i soldini che vi chiederanno, se lo trovate).

E la musica? Beh, quella potete ascoltarla dopo un rapidissimo e gratuito download. Si tratta di tracce per lo più rarefatte, generalmente di genere elettronico, con rari inserti elettroacustici, vagamente ambient, a tratti percorse da qualche sfrigolante campionamento, a volte dalla saturazione di una frequenza, spesso lievemente “stordite” come avvolte da una coltre di nebbia. Ad esempio quella che sto ascoltando e che Maxanto ha realizzato, pensando (o fissando) l’ennesimo Blue di Klein, è una scia, incerta ed esitante, di 4’.19’’, che si muove in una sorta di corridoio sonoro spoglio, rilasciando piccole spirali di suoni che si spengono come lumini, e riappaiono come minuscoli clangori ovattati. Anche il lievissimo, breve accenno del rimbalzo delle corde di una chitarra viene come risucchiato dal vuoto. O dal blu assoluto che ha reso celebre il pittore americano.

Ho voluto segnalarvi la possibilità di accedere all’ascolto e alla “visione” dei brani perchè mi è piaciuto il tono semplice e l’aria che si respira entrando nel sito de “I dischi della Lepre”. Che nel frattempo (“On How A Picture Can Sound” è del 2003) ha dato alle stampe l’album di tal Vonneumann, dal programmatico titolo “Switch Parmenide” (tutto quello che Parmenide e lo skateboard hanno in comune).

Insomma, se avete qualche minuto libero, fateci un salto. Niente che possa cambiarvi la vita, ma, grazie al cielo, nemmeno qualche altro invasato che crede d’aver capito tutto e riversa su di voi la cloaca in piena delle sue “idee”: l'avrete notato, ultimamente spuntan come funghi.

Have a nice day.

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