No.
Proprio non ci siamo.

Allora, io ho sempre difeso i Dimmu Borgir, anche quando hanno rimasterizzato "Stormblast"; li ho sempre sostenuti e difesi nonostante avessero intrapreso una strada che ha veramente poco di buono, in "Puritanical Euphoric Misanthropia" dove hanno ecceduto esageratamente nelle sperimentazioni e nello stravolgimento del loro stile da sempre un po' contestato, anche in "Death Cult Armageddon" dove si sono definitivamente allontanati dalle loro origini e sono affondati nel pantano del mainstream, dal quale molto difficilmente si esce. Ebbene, adesso (o meglio, poco meno di un anno fa) se ne escono con questo "In Sorte Diaboli", così tanto atteso dai fans e acclamato (!!) come un disco "potente, sinistro, estremo".
Siccome ci sono già due recensioni su questo cd, le quali esprimono più o meno lo stesso parere prettamente positivo, pensavo che fosse rischioso pubblicarne una terza: ma, come avrete già notato una volta, io pubblico doppioni se e solo se voglio esprimere un'opinione diversa secondo i miei punti di vista personali.

Adesso che ho esaurito i preliminari, veniamo subito al punto: questo cd è una cagata (perdonatemi, ma a volte mi abbandono al turpiloquio). Questo "In sorte Diaboli" non dice NIENTE di nuovo, niente che possa levare osanna dal pubblico, non ha un'anima e i pregi, se così si possono chiamare, sono un decimo dei difetti. E' piatto, vuoto, l'immagine vergognosamente sbiadita di una band che quindici anni fa aveva molto da dire e che ora, ormai a corto di idee, ha deciso di abbassarsi ai livelli di un gruppo commercialotto "estremo" qualunque. Certo, la parola commerciale in campo Metal va presa con le pinze, ma non mi vengono altri termini per screditare l'album in questione.
Il problema ormai per i DB è la totale assenza di idee, ma se non hanno più idee potrebbero anche piantarla di violentare la musica evitando così di far spendere più di 20 euro a qualche malcapitato fan che, fiduciosamente, brucia la sua mancia per un... Un... Pattume simile.

Vi starete anche stancando di sentirmi lanciare invettive immotivate, dunque analizziamo nel dettaglio l'album, anche se è difficile parlare di dettagli rilevanti in un cd come questo.
Prima di tutto, verrebbe spontaneo agganciarsi ai lavori precedenti della band per fare qualche confronto: possiamo dire cosa NON troviamo in "In Sorte Diaboli", come ad esempio la rabbiosa e grezza malinconia di "For All Tid" (oh, quello sì che era un masterpiece), la palpabile nebbia di "Stormblast", l'elegante e straripante potenza di "Enthrone Darkness Triumphant", i pregevoli virtuosismi tastieristici di "Spiritual Black Dimensions", addirittura l'innovativa violenza di "Puritanical Euphoric Misantropia" e, anche se meno importanti, le apocalittiche atmosfere di "Death Cult Armageddon". Ergo, scordatevi tutto ciò e mettete nel lettore il cd.

Certo, il singolo estratto "The Serpentine Offering" è un ottimo brano, colpisce per la sua maestosità, ma cosa troviamo di bello nelle altre otto track?
Ve lo dico io cosa troviamo:

CHUGGA CHUGGA CHUGGA*
TRUMTRUMTRUM TRON TRON TRON**
"BWHAHAHA IN SORTE DIABOLIII WOO WOOO SATAN I GIVE YOU MY SOUL"***

Ecco cosa ci dice questo album. Mi dispiace di aver fatto deplorevolmente ricorso ad un paio di onomatopee per esprimermi, tuttavia grandissima parte del cd si può benissimo riassumere così, non sto scherzando. In tutti i brani troviamo un'ombra, un'orrenda caricatura dei Dimmu, vedasi "The Sacrilegious Scorn", che vuole imitare in modo impacciato brani decisamente più meritevoli come "Mourning Palace" o "Reptile"; "The Sinister Awakening", che emula tristemente il poco riuscito "Death Cult Armageddon"; infine "The Chosen Legacy", spiccia e superficiale ripresa della follia di "Puritanical Euphoric Misanthropia". Il tutto sostenuto da una solidissima base che sfortunatamente pecca di consistenza. E' triste.
Allora perchè ci sono alcuni brani che sono particolarmente graditi a coloro che amano questo "coso"? Ci dovrà pur essere qualche motivo... Ma è semplice: quasi tutte le canzoni mirano a catturare l'attenzione i primi 20-30 secondi; fateci caso, "The Chosen Legacy" non inizia forse con un Hellhammer in pienissima forma che invita i Metallers a scatenarsi in un forsennato headbanging? E "The Invaluable Darkness" non parte forse alla grande con un giro di chitarre e tastiere di indubbia bellezza? Per di più provo a immaginarmi l'espressione meravigliata di qualche credulone che, sentendo la prima parte di "The Fundamental Alienation" si dice tutto esaltato e contento: "Wow, addirittura i cori satanici! Fichissimo!!!", quando il resto della canzone (e delle canzoni) non si rivela affatto ispirato e convincente; peccato che i 9 brani non durino solo 30 secondi, ma si aggirano intorno ai quattro/cinque minuti. Sembra tutto così "falso". Trovo pure che la definizione di disco "estremo" sia un po' azzardata dato che non si capisce se i Dimmu ci stiano emeritamente pigliando per il c... Ehm, fondoschiena.

Persino il concept sul quale è incentrato l'album è alquanto patetico: a questo punto mi guardo Star Wars se voglio sentire la storia di uno che cede al "lato oscuro". Non ho più nulla da dire, spero di essermi espresso abbastanza bene.

Legenda:
* Fastidiosa accozzaglia di riff di chitarra, monotona e inespressiva.
** Mix esplosivo tra la martellante batteria di Hellhammer e il CHUGGA CHUGGA di prima, molto simile alla corsa di un treno.
*** Uno Shagrath un po' esaltato che cade nei clichès più assurdi del "black" Metal.

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