Sgombriamo subito il campo affermando che "Beyond", album che sancisce il ritorno anche in studio dei Dinosaur Jr dopo il reunion tour dello scorso anno, è un disco della madonna. Il cd uscirà l'1 maggio prossimo ma avendo la possibilità di scaricarlo in rete, naturalmente non mi sono fatto pregare due volte e da due settimane praticamente  non riesco a toglierlo dal lettore. "Beyond" lo comprerò non appena sarà disponibile nei negozi e dovreste farlo anche voi visto che dischi così ispirati non ne escono spesso?

Come i Lemonheads (altro gradito e non bislacco ritorno per di più con un disco godibilissimo dove c'è anche lo zampino di J Mascis), anche per i Dinosauri il tempo non sembra passato e iniziano esattamente da dove avevano interrotto il discorso: melodie sature sbiascicate da quella voce pigra , ritmi punk, chitarre distorte suonate a volumi pazzeschi e riffazzi che si incollano in testa e non si schiodano più. A fare la differenza in questi casi, dove il pericolo del "già sentito" è giusto dietro l'angolo, è la qualità delle canzoni e in questo, bontà sua e nostra, J ha raramente difettato. E fa un certo effetto sentire in rapida successione uno dei tanti gruppi nuovi affacciati recentemente alla ribalta che hanno rapito il vostro cuore (penso ai vari Strokes, Interpol? che a me ad esempio non dispiacciono), strombazzati dalla stampa e da Mtv  e poi li rimisuri con "Beyond" e ti chiedi se sarà la disperata ricerca di emozioni nuove che te li ha fatti apprezzare oltre i reali meriti artistici o se si parla effettivamente di stoffa, classe diversa. Mi rendo conto però di cominciare  ad andare fuori binari e lo spazio di una recensione non servirebbe a condensare un argomento che metterebbe in gioco troppi fattori con cui fare i conti.

Ritornando al disco, insisto che dovreste comprarlo soltanto per possedere in qualsiasi momento "Pick Me Up" e "What If I Knew" che entrano di diritto tra le più belle scritte dal prode J. La prima che ha potenza e suono incredibili e ti prende a schiaffi fino a quando non si apre con un bridge marziano che ti lascia morto a terra; la seconda è commovente e intensa  e ti trasporta la voce malinconica e dimessa di J fino al meraviglioso ed elettrico ritornello dove si chiede (sarcastico?) cosa mai sarebbe successo se non l'avesse saputo. Da segnalare anche un paio di pezzi dove canta Lou Barlow e presumo che ne sia anche l'autore dato che suonano come i Sebadoh e mai un loro disco è sembrato tanto democratico!

Ogni volta che si paventa davanti una reunion tutti subito molto coperti perché l'odore di fuffa e che dietro ci sia solo business è più che un presagio. Ma quando c'è comunque l'arte e ancora la capacità di dare qualcosa perché non godersela? e buon per J e soci se ci tirano su pure qualche dollaro? L'esperienza recente di celebri reunion come quella dei Pixies e Dinosaur Jr insegna che si può ancora essere protagonisti dopo venti anni lasciando per una volta lo spauracchio e il ruolo di macchietta a qualcun altro.

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