Questo disco ha qualche difetto di produzione e mixaggio. Nel caso dei Dinosaur Jr. è abbastanza grave perché - a parte qualche canzone miracolosa - dal dopo-riunione il senso generale del loro continuare ad esistere è tornato a essere il suonone [simbolo copyright]: quella cosa molto piena e potente che succede quando J, Lou e Murph suonano insieme e ti fa dire che sono uno di quei gruppi di cui non cambieresti mai niente, state bene così, non litigate mai più, J e Lou, e continuate a fare un disco ogni due anni per favore, bella la copertina, lo compro.

Se in I Bet On Sky, il disco scorso, qualche sgonfiore del suono non era tanto di disturbo perché si sentiva la voglia di provare qualche ritmo nuovo, qualche momento un po' così, qui invece non si spiega la perdita di peso di I Walk For Miles, per fare un esempio.
Che peccato, perché I Walk For Miles batte tutti per riff spaccone e l'assolo che sembra scendere giù a prenderti a schiaffi forti a mano inversa. Soprattutto il secondo assolo: che poi secondo non è, perché finisce il primo, parte il ritornello e J Mascis canta ma non si interrompe il flow di pentatoniche, bending, uno-due, sotto; poi parte il secondo e ah qui sì che viene fuori la chitarra supersonica. E allora forse si è sacrificato il resto in zona mixaggio per far risaltare questo momento. Però se un pezzo come Forget It, ma pure Out There, dava quella botta di volume e pompa, lo si deve anche a una solidarietà tra mixaggio e dinamiche proprie del pezzo. Quindi, forse, qualcosa si è un po' perso anche in scrittura. Non si spiega comunque tutto quel riverbero sulla voce: vuoi conferire epos? Alla voce di J Mascis? Sul serio? Poi c'è anche un altro assolo.

In Farm funzionava quasi tutto, in questo senso. Che poi da Farm in poi dico: ormai bisogna che le recensioni ai Dinosaur Jr. le facciano quelli che si intendono di assoli, per capire che cosa sia ispirato e cosa no, analizzare i pattern, le cose, e vedere se J innova o se rielabora, quanto è intenso. Fare un'analisi pertinente e accurata, insomma. Di mio, che ne so poco, posso dire che se gli assoli di J Mascis fossero una persona umana, sarebbero Mastro Lindo, però nero con i capelli afro, le movenze di Ibrahimovic quando esulta con le braccia larghe e la voce di Batman con la maschera nei film di Nolan. In un'eventuale classifica Rolling Stone dei 500 migliori assoli dei Dinosaur Jr. da Beyond in poi, comunque, si piazza in testa l'ultimo di Watch The Corners: discuss.

Guardiamoci in faccia e diciamoci che Good To Know è proprio brutta. Ma che cazzo di inizio è? Ma si può? E J, quello wah lo sai usare meglio. E poi l'assolo dura poco. Poi il pezzo si riprende un po' ma non si capisce la struttura, dove va? Qual è l'intenzione? Oh, cosa abbiamo qui? Un altro assolo. Poi finisce.

Per il resto tutto bene, dai.
Ci sono le canzoni che sono gustapposizioni di ritornelli con in mezzo gli assoli. Tutte linee vocali positive e maggiori con la voce in falsetto all'ottava alta. Dopo Green Mind va avanti così, anche se il segreto è che le canzoni migliori in questo senso stanno su More Light, uscito a nome J Mascis and The Fog. Goin Down e Tiny aprono il disco proprio bene, fanno sentire a casa.

Ci sono le solite due canzoni di Barlow, cantate da Barlow, che sono sempre mah non male ma Bakesale è meglio dai, come si chiamava l'ultima? Together or Alone? Mi dà sempre il magone, scusa la rima grafica. Love Is è un po' imbarazzante, ma pure qui il mixaggio non aiuta, pare che tutto perda spinta rispetto alla media del disco. Voce troppo avanti, produzione troppo spinta e a un certo punto arriva J Mascis che fa l'assolo e sembra tutto incastrato, forzato. Left - Right, l'altra, non sarebbe neanche male, ma neanche qui capisco se è proprio l'alta qualità delle registrazioni che mal si addice alla voce di Barlow, se hanno fatto le cagate in produzione, o se la qualità della canzone non è tale da farmi soprassedere sulle questioni. Però a me sembrano registrazioni di Patti Smith per compilation di beneficenza, cantate dal fratello scarso di Eddie Vedder. Mi dispiace, scusa.

E anche qui ci sono le ballatone minori trite, tipo Be A Part, che se non fossero dei Dinosaur Jr. non ascolteresti neanche per amore, ma che comunque hanno dalla loro che a un certo punto arrivano, inesorabili, gli assoli. I Dinosaur Jr. sono tra i pochi che possono permettersi di essere pretenziosi, eventualmente stucchevoli. Questo perché anche chi non ascolta musica pretenziosa ed eventualmente stucchevole nella vita, ogni tanto ha voglia della sua ballatona minore trita. Loro la mettono su un disco cantato con voce strascicata, stanca, stonatina; con l'artwork di buon gusto, la copertina figa; con il batterista che ha le dinamiche punk e si sente sempre che ce le ha; con il basso che come lo tortura Lou Barlow, quel Rickenbacker 4003, forse nessun altro; con le chitarre che si aggirano tra il mediamente sporco e il molto sporco, pure negli arpeggi, ovunque; con gli assoli; con il tiro di quelli che hanno suonato You're Living All Over Me e Bug e non è una cosa che può andare persa.

Carico i commenti...  con calma