American Doubt  

Un gruppo già passato alla storia (del rock), per averlo modificato in profondità, per aver forgiato uno stile, dato corpo ad una forma e una sostanza, termini questi ultimi inscindibili, come sono inscindibili parola e suono in una canzone. Definiti come "la risposta americana ai JAMC", e come "gli antesignani del grunge", i Dinosaur Jr di J(oseph) Mascis, Lou Barlow (successivamente fondatore dei Sebadoh) e "Murph" sono autori di Opere di livello eccelso, tra cui almeno una pietra miliare: "Green Mind".

L'intuizione alla base della musica dei "dinosauri" è semplice e geniale: creare un amalgama di rumore chitarristico in feedback e melodie che per ciò stesso, da tale sound rumoristico e vorticoso riescono appena ad affiorare, quasi rischiassero di esserne continuamente risucchiate. Estimatore di Neil Young e (a quanto pare) del Punk inglese (Clash, Pistols) e americano (Crass, Ramones...) nonché del Noise-Core (Washington D.C e dintorni), del metal e di bands come Minutemen e Husker Du, "J" Mascis applica una specie di concetto estremo del "wall of sound", il muro di suono di Phil Spector, per creare, in rapporto alla versione originaria ("un suono compatto, appena distorto come quello di un giradischi a volume un pò troppo alto" docet Marco De Dominicis) una distorsione ai limiti dell'ascoltabile, un effetto che avrebbe cambiato per sempre la concezione dell'uso stesso della chitarra elettrica nel rock. Contemporanei, in termini di destini paralleli e livello di influenza, di altre due bands geniali e irripetibili, quali Flaming Lips e Butthole Surfers, i Dinosaur Jr approdano con questo quinto lavoro (dopo "Dinosaur [Jr]", "You're Leaving All Over Me", "Bug", "Green Mind") ad una versione maggiormente sofisticata e (verrebbe da dire) "evoluta" della consueta formula sonora e poetica. Se infatti la potenza del suono è complessivamente dominante, sin dall'apertura con "Out There" e in "What Else Is New", per assumere le sembianze accelerate ed implosive/sincopate del passato recente nei due episodi ("Hide" e "On The Way"), declinazione "Sonic-Youth-iana" del rock'n roll (Rolling Stones, of course), ci sono almeno tre brani in cui gli apporti di guitar-noise e melodia struggente e lirica cambiano decisamente dosaggio spostando il cursore verso la seconda: "Drawerings" è una ballad imponente e splendida, uno dei gioielli del disco (sembra quasi raccogliere l'eco melodico di una "Ziggy Stardust" in chiave noise-core, rallentata e ritmata per gli anni '90 in versione... Giurassica, appunto), "Get Me" (primo singolo estratto) suona già come un inno generazionale, declinazione americana dell'indie-rock britannico ("I dont see you, I wont call you I dont know enough to stall you is it me, or is it all you?") ma è nei sei e passa minuti di "Not The Same" che i Dinosauri ci illuminano con qualcosa di inusitato e mai sentito: una ballata completamente acustica, per chitarra violoncelli piatti, e voce, un po' (tanto?) stonata e/o, come se fosse continuamente sul punto di essere rotta dall'emozione: conta l'effetto; "J" declama versi (questi sì, invece) di alto, a volte altissimo talento lirico. Scrive di loro il grande giornalista Alberto Campo "i Dinosaur Jr sono i Cure d'America, ovvero una versione scevra degli orpelli (prosopopea estetica, attitudine decadente, ecc) che appesantiscono il prototipo originario". Evidentemente non solo la cover di "Just Like Heaven" che compariva sul retro di "Freak Scene", ma (soprattutto) il recente tour americano di supporto alla band di R. Smith deve aver ulteriormente lasciato il segno.

I Dinosaur, in sintesi sono realmente il contraltare poetico-musicale dell'indie rock Inglese, cioè focus minimalista sul microcosmo interiore e musiche che ne sono la calligrafica traslitterazione sonica (si sentano i riffs indugianti dei migliori di questi gruppi: Stereolab e Boo Radleys, dissonanze rumorisiche, melodie malinconiche, rabbia di sfondo, ma come trattenuta, senza che si giunga mai a una conclusione, forse perchè non si vuole... fino a quella "Creep" che suona molto come la "Smells Like Teen Spirits" albionica). The Cure da un lato, Sonic Youth e Nirvana dall'altro, cioè esattamente ciò che in questo scorcio di decennio si caratterizza per il fatto di situarsi tra "mainstream rock" e "alternative rock", nonchè (e in parte di conseguenza) tra classico e moderno.

Non sarà forse "il" loro miglior disco (anche se il livello, altissimo, è quello dei citati altri capolavori) ma sarà sicuramente grazie a quest'opera e al periodo storico in cui vede la luce, che i Dinosaur Jr lasceranno il segno nel pubblico delle grandi occasioni, anche al di fuori dei limiti ristretti del Rock Alternativo: i gusti del pubblico "medio" stanno cambiando e si vede dalle Charts anglo-americane ed europee.E l'iponosferico scriba si permette di sentenziare che mai successo fu (o sarà) più meritato. Ci sarebbe poi da comprendere come mai, sebbene il rock non sia roba nostra, (idem dicasi per il blues, il jazz e l'hip-hop), l'Italia ha comunque da decenni sfornato generazioni di rock-bands di livello stratos-ferico (dagli Area agli Uzeda) che avrebbero meritato... ma, come direbbe l'Edoardo Occidentale post-Dylaniato "non mi va di approfondire troppo la questione / perchè quel che sto scrivendo è solo una... de-recensione".

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