Per me il 1997 non è stato solo l'anno di Sanremo: per me è stato un anno importante dal punto di vista personale. Nella mia vita qualcosa è cambiato: a pensare per esempio il passaggio dalle medie alle superiori, con i cambiamenti mentali che l'ambiente delle superiori mi ha portato. L'estate ha visto per me seguire tre dei protagonisti della kermesse sanremese: Paola & Chiara, i Cattivi Pensieri e i Dirotta su Cuba. Anche i Dirotta su Cuba con una bella canzone, un pò emozionalmente asciutta rispetto ai Cattivi Pensieri, ma fatta molto bene: soprattutto con la presenza sul palco di un famoso armonicista di fama internazionale.

"E' andata così" in me ha resistito abbastanza, ma un pò meno oggi della canzone eseguita da Cinzia Farolfi e compagni. Come forse dicevo nella recensione dei Cattivi Pensieri, quello di Simona Bencini (ben vestita al festival e con una performance di buon livello) era un gruppo che sentivo così e così.

Quando è arrivata "Jesahel", la cover del brano di Ivano Fossati e i Delirium, l'ho ascoltata con distratto interesse, ma oggi noto l'energia di questo brano e di come al "Festivalbar" l'interpretazione di Simona fosse coinvolgente. Tre anni dopo l'ultimo lavoro con Rossano Gentili e Stefano de Donato, gli amici rimasti di sempre.

Un peccato allora che sentissi le canzoni di Sanremo non più considerate, a favore di quelle estive. Forse perché seguivo con più partecipazione il festival con la mia famiglia, rispetto al Festivalbar che se ci riuscivo lo vedevo da solo. Oggi non vedo più nessuno dei due.

Ora che ho in mano il best dei tre fiorentini mi godo alcuni dei loro gioielli: "Gelosia" e "Ridere". Anche il resto non è male.

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