L'altra volta avevo parlato di class metal e, rispolverando il genere, nonchè gli scaffali dei cd che tengo (cosa assai ardua!), ho visto che all'appello mi sono dimenticato questo ottimo capitolo degli statunitensi Dirty Rhythm, una band sconosciutissima ai molti ed autore di questo unico album veramente pregevole.
Uscito nel 1991 (i primi anni 90 per me sono stati gli anni migliori per l'hard rock, peccato che se ne siano accorti pochi!), "Hard As A Rock" è un album di rara bellezza che, oggi come oggi, spazzerebbe via qualsiasi neo-uscita di hard melodico. Melodie accattivanti, un cantante all'altezza (un certo Jeffrey Micheal Bonds), riff eccellenti (Brian Harrison, chitarra) e una sezione ritmica molto solida (Anthony Brian Greenham al basso e Troy Miller alla batteria): insomma, tanto per cambiare il talento non viene mai premiato, figuriamoci se lo propongono quattro sconosciuti che cercarono di uscire alla ribalta!
E quindi poco importa se "Feel The Fire", la canzone d'apertura, è una delle canzoni più accattivanti che abbia mai sentito e con un chorus e apertura melodica strepitosa?
Scarso interesse anche quando un intro spagnoleggiante apre la sognante ballad "I Can't Wait" o quando è la stessa passione a prendere il sopravvento nell'altra bellissima balld "Hold On (Forever Tonight)"?
Già che ci siamo ignoriamo anche le frustate date con la dokkeniana "Backside Of Love", l'hard rock alla Skid Row di "Waiting For The Money" o la Kiss-iana "Burn Out The Night"?
E perchè non snobbare completamente la freschezza compositiva, che mi ha ricordato i grandi Heavens Edge, nella title track "Hard As A Rock" o nella stupenda prova hard rock mostrata su "One Summer Night"? E tutto questo col finalone affidato alla gaiarda "Bad Girls"?
Risentimento? Sì parecchio, perchè se ci fosse Calimero non solo sbiancherebbe e direbbe "E' un'ingiustizia", ma romperebbe il suo piccolo guscio per spaccarci il culo a tutti. Ma la colpa è anche mia, visto e considerato che mi chiedo spesso quanti gruppi così sono stati in circolazione e quanti non ne ho ancora ascoltati! Essendo un eremita della musica, giro ancora per il mondo nella ricerca del mio Nepal personalizzato. Nel caso mi vedeste in giro a fare yoga nei negozi di dischi è perchè sto cercando altri talentuosi sconosciuti come i Dirty Rhythm.
Ah a proposito: anche se "Blinded", "Hot N' Cold" e "Reach Out" sono piuttosto ordinarie quest'album è ottimo sotto tutti i punti di vista ed abbastanza vario.
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