Ci sono formazioni che dopo un album non hanno altro da dire.

Forse perchè, con quell'album, hanno già detto tutto o forse perchè, avendo toccato i limiti più profondi dell'essere, preferiscono non aggiungere altro.

Per questo motivo, infatti, è stata un'impresa difficile scrivere qualcosa sui dISEMBOWELMENT, una di quelle imprese che pretendono di mettere in lettere l'esperienza mistica (unica e irripetibile).

Eppure, con i limiti di un simile caso, ho provato e riprovato a buttar giù due parole su questo "Trascendence Into The Peripheral".

dISEMBOWELMENT: formazione australiana nata nel 1989 e guidata dal cantante/chitarrista, di origini italiane, Renato Gallina.

Sette lunghi, tormentosi, onirici e surreali quadri di Doom-Death, arricchiti da atmosfere che, per semplicità, mi limiterò a definire come "gotiche".

Lentezza funebre, growl profondo e angosciante, accelerazioni improvvise e note che attraversano piani astrali o siderali.

Il Doom come Dio (o l'Ayn Sof) comanda.

Il Doom che non sa di fumoso "stoner" ma nemmeno di melassa pseudo-melanconica (ovvero la piagnucolosa piagnucolosità).

Tutto è sentito, tutto è vero, tutto è colmo di esperienze al di là dell'ordinario. Credetemi: è così.

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