In questi ultimi anni sono veramente pochi i dischi che mi hanno entusiasmato e che ho ascoltato e riascoltato fino alla nausea. Fra tutti questi spicca sicuramente questo "Back to times of splendor", grande capolavoro dei tedeschi Disillusion.

Il disco e' sicuramente quanto di piu' innovativo e originale abbiamo visto negli ultimi anni in ambito metal, basta ascoltare l'opener dell'album "And the mirror cracked"dove i nostri passano dalla furia death/thrash a momenti piu' rifflessivi. Intriso di vena progressive e' invece il secondo brano "Fall" dove viene messa in mostra l'eccelsa tecnica della band. Seguono due brani che potrebbero spaventare l'ascoltatore visto che la loro durata media e' di 12 minuti a testa , ma in realta' questi sono i due piu' belli e rappresentativi dell'album. Si passa dalla terza traccia "Alone i stand in fires" che e' un'evolversi apocalittico dove death, black, prog e thrash sono un tutt'uno fino ad arrivare all'inizio classichegiante di violini della title track che finisce per sfogare in un'industrial aggressivissimo. Le ultime due tracce invece sono piu' pacate e riflessive e danno un grande senso di nostalgia al termine tanto da farti venir voglia di ripetere tutto da capo.

Insomma un disco che non deve assolutamente mancare nelle vostre discografie.

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