Nella musica vige una legge ferrea che, non si sa il motivo, ma le prime uscite degli artisti (anche i più conosciuti) sono quelle che ti lasciano il segno. Quelle che ti marchiano per sempre. Ad esempio per i Queen, i Led Zeppelin e i Korn i loro rispettivi e omonimi album sono stati dei loro grandi capolavori.

E questo album di cui vi parlo, seppure relativo all'ambito a cui appartiene, (Nu-metal) è un album che sfiora il capolavoro. Ve lo introduco subito (l'album). Il gruppo viene da Chicago ed è costituito da Dan Donegan alla chitarra, Fuzz (basso) e Mike Wengren (batteria) e da David Draiman. Questi si sono formati nel 1997 per dar vita ad un gruppo che a mio modo di vedere si è ritagliato una bella fetta di celebrità nel mondo metal del nuovo millennio. Una malattia che contagiò parecchie persone dal 2000 al 2005. Proprio nell'anno 0 del nuovo millennio i Disturbed crearono quello che fu il loro migliore album sino ad oggi.

Il contagio è immediato. Basta il primo minuto della prima canzone che ti prende ti fa scatenare e urlare. "Voices" è l'intro ideale. Per osare un po' direi che come impatto assomiglia da vicino quello avuto con "Bombtrack" dei Rage Against The Machine nel lontano 1990 con il loro primo album (quello poi fu un esordio da storia della musica secondo me). Si prosegue con "The Game" che viene introdotta con un po' di effetti "in studio" e interamente contornata da elettronica che dà una vaga impressione di anni '80. Poi appare "Stupify" con un video molto da disturbati quali sono: gran bella canzone. Poi c'è lei il mio primo amore dei Disturbed. Si avete capito bene. Per i RATM "Killing in the name", x i Korn "Clown" e "Blind", per i Deftones "My own summer" e così via. Per i Disturbed c'è "Down with the sickness" strausata in film horror adolescenziali come "La regina dei dannati" o "L'alba dei morti viventi" (gran remake tra l'altro). Il ritmo in sottofondo ti prende ti fa crescere pian piano la rabbia e alla fine te la fa sfogare, perchè non riesci a stare fermo con la testa. No, è inutile che ci provi tanto è inutile un accenno l'hai comunque non ti preoccupare. La considero come la title-track e secondo me è bella e poderosa come poche.

"Violence fetish" è un altro singolo estratto. Risulta essere molto alla Disturbed nulla più, nulla meno anche se non tra le migliori di quest'album (anzi) da un brutto presagio sia nelle atmosfere della canzone che nell'andazzo del cd. La track successiva personalmente mi piace tanto e si chiama "Fear" ed è molto scorrevole. Arriva una track un po' più "lenta"("Nmb"), ma non riesce qualitativamente a sostenere il peso delle canzoni fin'ora ascoltate. Così anche "Want" che sa molto da commercialotta a dir la verità con i pro e i contro che questo può portare. "Conflict" fa un uso strano e di elettronica ed effetti che sinceramente io apprezzo molto con il timbro di voce di Draiman. "Shout 2000" l'apprezzo molto in quanto anche estimatore dell'originale "Shout" dei Tears for Fear e la trovo ottimamente fatta e molto esaltata (da dei disturbati cosa ci si poteva attendere d'altronde). La track no. 11 non riesco a sopportarla. Ha un sound molto hip-hopeggiante ed è troppo blanda (eccezione fatta per il finale) e sembra usata come riempitivo. Canzone stonata in questo cd. Nota positiva la voce. La loro opera prima si conclude con un "Meaning of life" quasi un invito a comprendere che quello è il modo e la musica da ascoltare. Il ritmo soprattutto nella parte finale ti prende e ti entra in testa e ti fa sorridere ed esaltare per la lunghissima frase che Draiman pronuncia ben più di una volta alla fine della canzone.

Direi che l'album non è fatto da virtuosi o strepitosi professionisti, ma è semplice, grezzo e diretto che ti coinvolge. Un mio amico li ha battezzati come un gruppo al quanto scadente se non fosse per la voce del cantante. I riff saranno infatti facili e poco articolati, ma sono l'ideale per una voce come quella di Draiman che, in questo album riesce a tenere in piedi un album. A volte se immagino "Down with the sickness" senza quella voce mi viene una tristezza addosso. Inoltre se prendiamo canzoni come "Want" e "Droppin' plates" e togliamo la voce di David sarebbero inutili come un buco del culo nel gomito.

Penso che questo cd piacerà alla stragrande maggioranza della gente che riuscirà a leggere questa rece e sono sicuro che chi non li conosce ne trarrà grandi benefici dall'ascolto.

TRACKLIST

"Voices""The game""Stupify""Down with the sickness""Violence fetish""Fear""Numb""Want""Conflict""Shout 2000""Droppin' plates""Meaning of life"

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