L'umore è grigio, la nebbia onnipresente è bianca. Quando esco, la temperatura è sottozero e io ordino Negroni con ghiaccio. Quando sono a casa, mi ascolto qualcosa per evitare che i pensieri diventino neri. Andrebbe bene punk suonato da gente arrabbiata, ma ho voglia anche di qualcosa di moderno, qualcosa suonato da un qualche giovane che sta sull'internet a leggere le cose. Per cui niente classici, meglio cercare in rete. Tra i miei vecchi segnalibri trovo questo: è quello che ci vuole, arrabbiato, rumoroso, voce punk hardcore e base arrogantissima techno hardcore. Internet mi dice che questi Död Mark hanno prodotto da poco mese un album in digitale, per cui vado alla ricerca.
Eccolo qua, Drabbad av sjukdom. Si apre con cinquanta secondi di punk elementare e grida in svedese. Bene. Poi il disco continua: speravo in un tiro di venti minuti di digital hardcore ma no, a tratti è più un post-punk triste con i bassi ciccioni, a tratti è hip-hop depressone con la chitarra tre-accordi-e-via e la base zarrogante. Come oscilla il genere di riferimento, così cambia la voce, che passa dall'urlo arrabbiato a una specie di rap apatico, svogliato, essenziale. E incomprensibile perché in svedese.
No aspetta, questa voce la conosco. Cerco su internet.
È lui. C'è Yung Lean alla voce. Il SADB☺Y, il gran visir del meme-rap europeo. Colui che vanta stuoli di discepoli tra i ragazzini che fanno meme su se stessi che fanno rap su internet. Nemmeno a dirlo, a produrre è Yung Gud.
E non sono neppure malaccio. Ci hanno provato, le idee non sono ancora chiare, la direzione da prendere non è ancora precisa ma le premesse sono buone. È gente diventata "famosa" per i video vaporwaveschi, il solo fatto che siano posti di fronti a una decisione è tanto. Un campione statistico ha decretato al 50% che questo disco è roba da buttare nel cesso dopo un ascolto; l'altro 50% ha detto che "Sì sente che c'è l'attitudine punk. Certo, i veri nomi stanno in un altro universo, non suonano nemmeno la stessa roba. Ma anche il 2016 sta in un altro universo rispetto al 1977. Ma se il punk fosse nato oggi, suonerebbe qualcosa di simile a questo".
Io non so se sia vero, ma forse lo sa il mio spirito guida; il pagliaccio della pubblicità Campari del 1921 che ho appeso sopra il letto. Di solito in questi casi egli mi dice "la verità sta nel mezzo" ma forse questa volta non sa nemmeno lui la risposta. Alla fine il pagliaccio Campari parla, e anche questa volta il pagliaccio Campari ha ragione:
"È gratis, facciamocelo andar bene".
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