Due anni dopo lo Stupendo omonimo, i Dolorian realizzano uno split con gli Shining, un gruppo black metal svedese. Solo Due tracce, che però credo valga la pena di commentare. Già perchè nonostante il poco materiale musicale, lo split è davvero ottimo. Di certo preferisco gli LP, ma per chi segue questo tipo di musica, credo sia abbastanza importante ascoltare questi due frammenti.
La prima, "Ekstasis", è affidata ai Dolorian che proseguono nel loro stile emotivo. Un inizio ambient, tastiere con note molto lunghe. Un torpore che pare un risveglio da un sonno agitato. Un senso alla volta che ricomincia a funzionare, fino alla scoperta orribile che in realtà l'incubo non era mentre si dormiva, ma appena ci si rende conto di essere svegli. L'incubo è la realtà. Un sussurro che si trasforma in grido. Un arpeggio che diventa un riff aggressivo della migliore ispirazione doom. Forse non colmerà due anni di silenzio, ma almeno siamo certi che i Dolorian esistono ancora e suonano. La seconda e ultima traccia dello split è "Through Corridors Of Oppression", by Shining. C'è da dire che i loro lavori non sono male, ma non si tratta questa volta della loro solita traccia puro black metal.
La vena è molto più ispirata al depressive black metal, branca molto distaccata dal black metal classico, che permette un perfetto accostamento alle atmosfere dei dolorian. Infatti non ci sono schitarrate violente e batterie mitraglianti alla Hellhammer, bensì un lento riff ripetuto e accompagnato da tempi lunghi. La traccia è breve, poco più di 4 minuti, eppure attraversa diversi momenti di tensione, apprensione e disperazione. In fondo si tratta sempre di tematiche quali il suicidio, la depressione, la morte. La voce passa infatti fasi di nervosismo, di rabbia e infine di dolore urlato col cuore ("To search, the light, to search, salvation. "). La particolarità però è che chiunque senta "Through Corridors Of Oppression" non può fare a meno di pensare di aver già sentito il motivo insistito dalla chitarra e tastiera. E infatti l'ispirazione del brano proviene niente meno che dalla "Funeral March" di Chopin, che è ripetuta per la maggior parte della traccia nei suoi tratti essenziali. Non un capolavoro insomma ma un paio di canzoni da avere per chi segue questi gruppi. . .
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