"Ho visto un uomo che moriva per amore, ne ho visto un altro che più lacrime non ha, nessun coltello mai ti può ferir di più di un grande amore che ti stringe il cuore ."
Parole azzeccate quelle sopra riportate dal testo di "Dieci ragazze per me" di Lucio Battisti e che mi vengono in mente ogniqualvolta rivedo "Contratto per uccidere" un classico del genere noir realizzato nel 1964 da Don Siegel, regista americano dallo stile essenziale e privo di fronzoli, un maestro dell'action movie. E potrebbe sembrare una digressione quella della citazione sopra riportata, dal momento che nel film non mancano azione e violenza . Ma in realtà il vero protagonista è proprio un certo Johnny North (interpretato dal grande John Cassavetes) ex pilota di auto da corsa che, ai tempi della sua brillante carriera , ebbe una travolgente storia passionale con una certa Sheila Farr (l'avvenente Angie Dickinson ), avventuriera di lusso mantenuta da un losco business man (il roccioso Ronald Reagan) .
Da questa storiaccia di pene d'amore perdute North ci ricavera' cocenti delusioni sentimentali, oltre ad un grave incidente automobilistico. Fino a venire ucciso da due gangsters (uno di questi è interpretato dall''indimenticabile Lee Marvin) senza opporre alcuna resistenza e suscitando in questi il fondato sospetto che sotto l'intera vicenda ci sia molto marcio (lo si trova ovunque e non solo in Danimarca, caro Bardo .). D'altronde, quando come in questo caso c'è in ballo un malloppo di molti dollari (un milione a quanto pare), nessuno è disinteressato né North, né tutti gli altri personaggi coinvolti in questa truce vicenda che arriverà ad un sanguinoso epilogo .
Il film tratto da un racconto di Hemingway dal titolo "The killers", era stato originariamente ideato per essere trasmesso sui canali televisivi ma, data la violenza del soggetto, si opto' per la diffusione cinematografica (all'epoca negli USA c'era ancora un forte shock per l'assassinio del presidente Kennedy) . E peraltro nella trama del film, diretto con un ritmo incalzante, si mostra un mondo cinico, ove in nome del denaro si è pronti a tutto : infrangere la parola data, tradire la persona amata, ammazzare senza tanti scrupoli. Una realtà cupa, dove nessuno si salva e solo nel personaggio di North si possono rintracciare note di idealismo romantico, mal riposte in una donnaccia che si potrebbe semmai liquidare con ben noti epiteti (potete ben immaginare quali, basta ricordare certi poemi omerici...)
Un gangster movie impeccabile che lascerà un segno indelebile nel genere (basterebbe solo rivedere "Le iene" di Tarantino che gli è molto debitore). Ancor più raccomandabile alla luce delle interpretazioni ottime da parte dei vari attori citati (John Cassavetes, Lee Marvin in primis ) e dell'attrice affascinante Angie Dickinson (perfetta nella parte della puttana di lusso marcia dentro).
Aggiungerei poi una nota in relazione a Ronald Reagan nei panni dell'affarista gangster Jack Browning (un'autentica carogna) . Questo fu l'ultimo film in cui recitò prima di dedicarsi in toto alla carriera politica. Non so, perché non li ho visti, come siano state le sue qualità recitative in film precedenti ma in "Contratto per uccidere" si caratterizza per due espressioni : viso dall'espressione seria rocciosa e viso leggermente sorridente. In questo caso, accenna solo un mezzo sorriso su un volto comunque legnoso e roccioso . Insomma non proprio una prova da grande attore e pare che si sia successivamente pentito di aver interpretato una parte così moralmente riprovevole. Forse ebbe una crisi di coscienza? Certamente, una volta divenuto presidente degli USA negli anni 80 del secolo scorso, ha cercato di offrire un'immagine più suadente ed empatica all'opinione pubblica americana ed internazionale (che ci sia riuscito lascio giudicare ad altri) . Quello che è certo è che nel film "Contratto per uccidere" non brilla per verve recitativa e forse in cuor suo si era stancato di fare l'attore ad Hollywood.
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