Nel 1977 il sorprendente trio Summer-Moroder-Bellotte, reduce dal successo di "I remember yesterday", decide di dare alle stampe "Once Upon a time", uno dei dischi piu' completi e rappresentativi dell'intera discografia della Summer.

Vero e proprio concept album diviso in quattro atti e costruito come una favola moderna in chiave autobiografica raccoglie, affinandole ed impreziosendole, le caratteristiche musicali e vocali che avevano caratterizzato gli album precedenti. Collocandosi al di sopra di buona parte dei progetti disco music dell'epoca, realizzati solo al fine di sfruttare le potenzialita' commerciali del genere, questo album si distingue per i testi, ricercati e ben strutturati, per la parte musicale, estremamente variegata ma compatta ed omogenea, per l'interpretazione musicale di Donna, che spazia dal falsetto, che aveva fatto la fortuna commerciale della cantante di Boston, ad una maggiore versatilita', divenendo, all'occorrenza, sensuale, decisa, dirompente. Particolarmente curata la copertina dell'album, con splendidi scatti di Francesco Scavullo, testi note e ringraziamenti. Il primo atto si apre con "Once Upon a time", snodandosi attraverso l'ipnotica e coraggiosa "Faster and faster to nowhere", dove la voce di Donna si unisce perfettamente alle atmosfere create per lei dal suo maestro, Giorgio Moroder, un viaggio nelle atmosfere metropolitane tra incubi, tentazioni ed ansie come rivelazioni della vita moderna. Il tono si ammorbidisce in "Fairly tale high", filastrocca-canzone con un andamento irresistibile, immersa in una atmosfera irreale e gioiosa. I toni si fanno piu' aggressivi, sia musicalmente che vocalmente, in "Say something nice", uno dei miei pezzi preferiti dell'album.

L'elettronica, sapientemente diretta e manipolata da Moroder, al servizio della voce della Summer sono gli elementi che caratterizzano l'intero atto secondo. Reduce dal successo planetario di "I feel love", Moroder decide di ripercorrere la fortunata trama di questo brano, che avrebbe aperto la strada alla musica elettronica moderna. L'influenza di "I feel love" e' particolarmente sensibile in "Now I need you", dalle atmosfere cupe, rarefatte e mistiche, ma anche nella successiva "Workin' the midnight shift", piu' solare appare invece "Queen for a day" ove nella sezione finale, in parte abbandonata la matrice elettronica del brano, la Summer mette maggiormente in risalto la propria splendida voce. Se nel secondo atto è l'elettronica di Moroder a fare da padrona, nel terzo Donna si mette veramente alla prova, dissipando ogni dubbio circa la propria carica interpretativa ed emozionale. Si apre con "If you got it, flaunt it" vero e proprio rhythm ‘n' blues, stile Supremes, con una Summer in piena forma, a tratti spiritosa ed irriverente, accompagnata ai cori, come indicato nei credits, dalle sorelle Dara Lynn Gaines, Mary Ellen Gaines, oltre che da Carlina Williams. Si prosegue con "A man like you" e "Sweet romance" vere e proprie soul ballads, degne delle piu' grandi interpreti americane. Un posto a se' occupa "Dance into my life", un brano atipico in questo terzo atto, dall'andamento irregolare, con atmosfere che ammiccano nuovamente all'elettronica, con tastiere e vocoder (gia' protagonista dell'album solista di Moroder "From here to eternity"), in evidenza.

L'ultimo atto si apre con la sorprendente "Rumor has it", vera miscela di disco music, funky, rhythm n' blues, in cui Donna si muove magistralmente tra falsetto e voce marcatamente piu' definita. Si prosegue con "I love you", primo estratto da questo album, un classico forse non dotato della forza commerciale dei precedenti singoli, brano che mette in risalto le doti vocali della Summer e definisce la portata di quest'artista, sempre piu' decisa ad elevarsi al di sopra di quella disco music al momento dilagante di cui lei stessa era stata precorritrice. "...Happily ever after" e' il brano che anticipa quello conclusivo dell'album, la cui trama musicale affiora piu' volte nel disco, "(Theme) Once upon a time", brano sensibile e romantico, amara rifessione sui sogni, sulle incertezze e le disillusioni della vita, sull'amore come unica consolazione alle difficoltà dell'esistenza.

Carico i commenti...  con calma