Josie, I won't fail ya
I won't fail you have no fear
Josie, I won't fail ya
Give me one more chance to be as near
Con queste parole si apre la discografia di Donovan, un artista purtroppo ridotto col tempo a rimanere nell' ombra del sicuramente piu famoso Bob Dylan. Tante le similitudini tra i due personaggi del cantautorato Folk mondiale, tante le differenze. Il tempo ha saputo insegnarci che Donovan ha saputo districarsi in piu generi, cosi come Topo Gigio, pur mantenendo un integrità musicale che fa si che lo si possa riconoscere tra mille. E dico cosi perchè come sappiamo il 1965 è la famosa data in cui Dylan fa una sterzata che all' epoca ebbe del clamoroso lasciando di stucco un po tutti, passando dal classico Folk da chitarra acustica e armonica a cio che veniva comunemente definito come Rock. Donovan sperimenta, non resta ancorato alle radici, ma lo fa attraverso un rock psichedelico (ricordiamo che siamo negli anni 60) attraverso l'album da molti considerati un classico del cantautore, Sunshine Superman.
Ma non è solo nei generi musicali che troviamo somiglianze e differneze tra i due. E' l'approccio alla musica che li distingue. Bob Dylan, uno spietato narratore della reatlà e un feroce accusatore della mondo in cui viveva, Donovan, un sognatore ad occhi aperti, che narra la vita attraverso un unione quasi panistica con la natura. Due animi sensibili senza dubbio, due modi quasi opposti di mettersi in mostra anche.
Proprio nel 1965, 3 anni dopo l'esordio del cugino, Donovan da alla luce il suo What's Bin Did and What's Bid Hid. L' opener dell' album, uno dei pezzi piu soavi del maestro scozzese, è 'Josie'. Da questo brano si evincono subito le intenzioni narrative di Donovan, che esprime un amore quasi innaturale nei confronti di una donna attraverso simboli e immagine che richiamano la natura (I love you darling Josie/The trees of pine, they grow so tall). Di una leggerezza disarmante. Ma a trascinare il disco è sicuramente quello che fu anche un singolo, la famosa 'Catch The Wind'. Chitarra acustica e voce trasognante, un testo che sulla linea della precedente Josie rievoca immagini sognanti e richiamanti la natura, un amore dai connotati forse impossibile (Per stare nel tuo cuore/dove voglio e desidero esserci/ah ma posso provare ad acciuffare il vento). Il pezzo scalò le classifiche, diventando forse il brano simbolo della prima parte di carriera del cantautore. Da notare che Lucio Battisti prese ispirazione dal brano per la sua 'Era'.
Tra gli altri pezzi, di cui ricordiamo esserci tante cover, ricordiamo 'Remember The Alamo', di Jane Bowers, narrante della sofferenza dei soldati in guerra, tematica molto cara a Dylan, la giocosa 'Car Car', cover dell' indiscusso maestro del Folk Woody Guthrie, 'You're Gonna Need Somebody On Your Bond', un arrangiamento blues del vecchio Blind Willie Johnson. Un appunto speciale va fatto per 'To Sing For You', scritta dal giovane Donovan, ed eseguita da quest ultimo nel film documentario Don't Look Back in una simpatica lotta a colpi di brani con Bob Dylan (quest ultimo rispose con 'It's All Over Now Baby Blue'). A chiudere il tutto 'Ramblin' Boy' altro brano ''alla Donovan'' in cui narra di se stess definendosi un ragazzo viaggiatore, tradendo cosi la fiducia di una donna che lo avrebbe voluto sempre con lui.
Le cose anni dopo si evolveranno, con 'Sunshine Superman' il nostro ragazzo coi capelli lunghi, il cappello e la voce da sognatore introdurrà novità nel suo sound senza mai apportare eccessivamente modifiche alla sua figura. Ci resta ancora l'immagine di un artista di cui non si è mai parlato abbastanza, meritevole di un posto tra i grandi del suo genere.
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