"Vedi quello lì? Quello è il cugino del cantante dei Dope Stars, fanno un industry ricchissimo di sintetizzatori ed elettronica." "E chi diavolo sono?" "Sono una band italiana che però è più conosciuta all'estero, specialmente in Germania." "Vabbè ascolterò."
Non con tantissime speranze ho cercato il primo CD "Neuromance", avendo chiacchierato un po' col cugino di V.Amore, (leader del gruppo, si fa chiamare Victor Love), mi dava l'impressione di una famiglia un po' alternativa. Traggo informazioni da Debaser e l'unica recensione presente parla di "Gigahearts" e di una band praticamente pop, comunque nessun timore...
"Neuromance" è il primo album della band, datato 2005; si parte con "10.000 Watts", un coro da stadio e una voce un po' Jonathan Davis, un po' M.Manson, ma l'approccio è decisamente soft e andando avanti con l'ascolto ci si rende conto che i Dope Stars, prima di essere una band, è un insieme di idee, di personaggi e di conseguenza viene messa un po' da parte la componente sonora per far spazio a quella artistica. La definizione "Industry" datami dal mio amico viene meno, per dare spazio più ad un cyberpunk drogato di elettronica.
Ottima anche la velocità di "Infection 13" e la frenesia di "Generation Plastic", in effetti giocano molto con i nomi, sempre per alimentare quel clima ad effetto creatosi sulla loro figura. La colonna sonora ideale per un viaggio nell'iperspazio o meglio, per un tuffo nel futuro, quello perso nei secoli che devono venire ma che ancora non si riesce ad immaginare. Anno 3000, "Vyperpunk" è in testa alle charts, si, sembra squallido pensare alle classifiche ma ci può stare, perchè alla fine è quello a cui anche loro pensano, molto famosi in diverse parti del mondo, ma su Wikipedia trovi solo le info. in inglese e in tedesco. Scorrendo nell'ascolto spicca "Self Desructive Corp.", e ci accorge che anche i testi tutto sommato accompagnano quel clima apocalittico stile quarta guerra mondiale.
Tutto così bello? Forse un pò pop lo sono, ma non fa poi così male, anzì forse alla fine meglio così.
Potrebbero avere successo anche nel bel paese (è davvero un bel paese)? Secondo me no, troppo poco italiani.
Carico i commenti... con calma