Silent Hill è una cittadina divenuta celebre per essere uno dei massimi esempi di mal gestione comunale della storia. Strade "male asfaltate," nettezza urbana in sciopero e mostri extracomunitari emarginati che si sono trasferiti nel luogo ammazzando allegramente gli abitanti i quali per la maggior parte sono mentalmente disturbati. E' il posto migliore per gli aspiranti suicidi che vogliono concedersi un ultima vacanza dopo essere finiti in cassa integrazione, magari recitando per le strade deserte della Collina Silente i versi della Divina Commedia, escluso il paradiso. Tutti gli artisti darkettoni inoltre sognano di andare a vivere a Silent Hill per poter recuperare l'ispirazione perduta.
Fino al terzo episodio la serie si è mantenuta su alti livelli come migliore alternativa a Resident Evil, proponendo rispetto a quest'ultimo una forte componente psicologica e atmosfere disturbanti che l'hanno reso un titolo assai più profondo di quanto gli stessi sviluppatori giapponesi potessero pensare.
Silent Hill è la rappresentazione delle tenebre che si annidano nelle viscere dell'animo umano: quel sentimento di un buio in cui si sprofonda nell'affrontare i demoni del passato che ci hanno trasformato in quel che siamo. L'insignificanza esistenziale che viene alla luce mentre si viaggia in un incubo tra l'inconscio e il subconscio.
Purtroppo il quarto episodio: The Room, fu un evidente passo falso, concettualmente interessante ma minato da scelte di game design deludenti.
Non più sviluppato dallo storico Silent Team, Homecoming è a opera della Double Helix, una software house californiana non composta da nessuno dei precedenti realizzatori di Silent hill fatta eccezione per il compositore delle musiche. Ovviamente cambiando gli sviluppatori cambiano anche le carte in tavola. Tanto per cominciare la narrazione è molto più all'americana e questa è stata una triste caduta di stile, in quanto la saga può considerarsi snaturata in peggio. Ben lungi Homecoming dal possedere il fascino e il carisma dei primi tre Silent hill: la Double Helix non ha saputo cogliere l'essenza dell'ambientazione. Le cutscenes sono fin troppe e si ispirano tristemente ai sottoprodotti horror hollywoodiani.
Come se non bastasse il game design punta al tipico minimalismo di chi vuole ingraziarsi i casual gamers e soprattutto gli utenti per console. Gli enigmi sono inesistenti e in più gli sviluppatori hanno pensato di aggiungere battaglie contro boss enormi che minano l'atmosfera e c'entrano come i cavoli a merenda. Qui viene appunto un'altra nota di demerito: per affrontare i nemici bisogna passare dalla modalità normale alla modalità di combattimento, ma il tutto risulta molto scomodo soprattutto contro i boss. Non si può correre e successivamente attaccare senza entrare nella modalità di combattimento e questo da il tempo ai nemici di affettarci. Aver cercato una mezza svolta action per fare qualcosa a metà tra la vecchia impostazione dei survival horror e Resident Evil 4, non paga, sopratutto su Pc. Non dubito che con un joypad possa venire bene schivare gli attacchi dei mostri e contrattaccare ma con mouse e tastiera viene male specie per chi ha scelto di giocare a difficile.
Per quanto la grafica possa essere curata, gli scenari non riescono a lasciare il segno nella mente del giocatore, in quanto si corre rapidamente da un luogo all'altro senza riuscire a sentirsi parte integrante dell'ambientazione. Il tutto è lontano dal trasmettere le sensazioni di smarrimento e d'angoscia tipiche di capolavori come Silent Hill 2.
In conclusione: Homecoming scorre abbastanza piacevole ma a parte le strade nebbiose devia in negativo dallo spirito della saga. La trama è un americanata pallosa che verte sulla famiglia del protagonista e regala ben poche emozioni. Un gioco asfittico indegno del nome che porta. Non è brutto grazie alla cura degli sviluppatori nel ricreare il mondo di gioco, ma se confrontato con Silent Hill 1 e 2 fa ridere i polli.
Pro:
Bella grafica
Mostri ben caratterizzati
Colonna sonora sempre di Akira Yamaoka.
Contro:
Game design scadente
Trama pallosa
Sistema di combattimento scomodo con mouse e tastiera
Enigmi ridicoli
Al contrario dei suoi illustri predecessori regala poche emozioni
Non dice nulla sulla condizione umana
E' un americana del cavolo
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