Alle volte mi piace andare al cinema a "spengere la mente", a vedere un filmetto che sia divertente e poco impegnativo, giusto per passare un paio d'ore spensierate.

In questa tipologia ci possono essere inseriti i film alla Michael Bay, la saga degli X-Men o roba tipo Underworld.

Quindi, l'altra sera mi sono convinto di andare a vede questo "Jumper", pieno di speranze per un film che prometteva, dal trailer, di essere "ganassa" al punto giusto: SFX ottimi, una storiella carina, personaggi sopra le righe. Speranze puntualmente disattese.

Iniziamo dalla trama: un ordinario ragazzetto sfigato scopre che può teletrasportarsi ovunque (è, appunto, un Jumper) e, nel giro di pochi anni (nel film passano pochi minuti di narrazione diretta del protagonista), si trasforma in un superfigo ladro con pochi scrupoli finchè non incontra i Paladini, un gruppo che, a quanto ci dice uno stralunato, fuoriluogo e al limite del ridicolo Samuel L. Jackson, cacciano i Jumper dall'alba dei tempi (una spruzzatina di "conflitti segreti" ci sta sempre bene, di questi tempi). Dopo questo primo incontro, il mondo dorato del protagonista crolla e lui si rifugia prima dall'amica d'infanzia di cui è sempre stato innamorato, poi da un secondo jumper. Da qui il film si inabissa ulteriormente (come se ce ne fosse bisogno) in una palude di luoghi comuni, fallendo miseramente nel suo intento "evasivo", risultando noioso e scontato, dando l'idea di occasione sprecata e procedendo con una narrazione "a salti".

Viene anche a mancare uno dei punti su cui contavo: i combattimenti fra jumper e paladini sono brevissimi e poco intensi, con coreografie insufficienti (ah, bei tempi quelli di Matrix) e incongruenze una dopo l'altra. Il finale poi raggiunge l'apoteosi della tristezza, fra questioni irrisolte (immancabile il sequel già annunciato), aspirazioni messianiche ("io sono diverso", declama più volte il protagonista) e una realizzazione tecnica scadente.

Per quanto riguarda gli attori, somma delusione per un Samuel L. Jackson con i capelli argentei che nonostante sia uno dei paladini esperti fa una magra figura, Hayden Christensen recita nel solco dell'inespressività (come nella sua sublime interpretazione di Anakin Skywalker), Rachel Bilson sempra sempre impegnata sulle spiaggette alla moda di "The O.C.".

In conclusione, "Jumper" rappresenta il new deal dell'action movie per ragazzetti statunitensi (in cui possiamo inserire filmoni come "Transformers" e similari), in cui i registi nemmeno provano a osare qualcosa di diverso, ma, al contrario, raccontano sempre la stessa storia, cambiando solo qualche dettaglio (esemplificativo il fatto che in "Jumper" viene citato un paio di volte Spiderman e la Marvel, suggerendo un parallelismo ideale fra i due film), stemperando ogni pretesa autoriale.

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