L'anno scorso ho incontrato un mio amico che era appena uscito dal concerto dei Weedeater, e mi sono fatto raccontare tutto dal momento  che io non avevo potuto parteciparvi. Questa è stata la sua risposta: "bhè, Weedeater coinvolgenti come sempre, e di spalla c'erano tali Dragged Into Sunlight.... che facevano.. bhò.. death metal...."

Non avevo più pensato a loro  fino a due settimane fa, quando entrato nel mio negozio di dischi di fiducia mi sono imbattuto nel loro vinile.... da quel momento non ho più potuto smettere di ascoltarli. "Hatred For Mankind" è sporco, violento e sincero. Il death metal rozzo di scuola Benediction si fonde con il black metal più ruvido e veloce, per poi essere mutilato da incursioni sludge doom. Il disco si apre con "Boiled Angels, Buried with Leeches", e ci trascina subito in 11 minuti e 20 secondi di furia, ora lenta e claustrofobica ora veloce e nervosa, guidata da una voce piuttosto hardcore, rabbiosa e mai  eccessivamente gutturale o stridula.

Segue a ruota la veloce e impietosa "Volcanic Birth", da molti considerata il momento più riuscito del disco,che ci scaraventa definitivamente nelle viscere di HFM, che procede furente per altri tre pezzi  fino alla conclusiva e dronica "Totem of Skulls".

"Hatred For Mankind" è un lavoro diretto e senza fronzoli, lontano dall'essere visonario o avanguardistico. Farà sicuramente la gioia di quanti come me apprezzano Gnaw Their Tongues, Eyehategod, Mayhem (quelli con Euronymous) e il blackened crust di nuova generazione.

L'artwork è curato da Justin Bartlett , già al soldo di Sunn o))), Trap Them e dei nostrani The Secret. Per vedere i suoi allucinati lavori vi rimando al suo sito.

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