Ieri è arrivato su tutti gli scaffali dei negozi musicali "Nothing Was The Same", terzo disco solita del rapper/cantante canadese Drake. Oggi, dopo molti e attenti ascolti, mi appresto a recensirlo.                             

Inutile dire che l'attesa intorno al disco era parecchia. Drake, col suo stile, praticamente unico, che fonde melodia e rap, si è affermato come una forza portante del rap/pop americano. I suoi dischi precedenti "Thank Me Later"(disco d'esordio dalla qualità altalenante) e Take Care (secondo disco, di elevata qualità) avevano prodotto numerosi singoli di successo e avevano permesso all'artista canadese di ottenere, cumulativamente, 3 dischi di platino soltanto negli Stati Uniti. Credo si possa dire che l'attesa è stata ampiamente ripagata. Il disco raggiunge e supera la qualità del lavoro precedente "Take Care" ponendosi come miglior lavoro, almeno fino ad'ora, di Drake.

L'opera complessivamente si distingue sotto più aspetti dai lavori precedenti. Il disco probabilmente non produrrà tantissimi singoli, e quei pochi che arriveranno in radio difficilmente raggiungeranno il top delle classifiche (i 3 singoli usciti fino ad'ora, rispetto ai 7 del precendete album, per quanto di successo, non sono entrati nella TOP 5 Billboard, cosa inusuale per l'artista in questione). E questa è una precisa scelta di Drake, come egli stesso rivendica nella traccia d'apertura del disco. L'opera si concentra, differentemente dai lavori precedenti, meno sull'autocelebrazione del proprio successo (comunque presente in alcuni pezzi) e molto di più sulla narrazione della vita dell'artista e su come questa sia cambiata con l'arrivo del successo (da cui il titolo dell'album), e proprio questo rende il disco estremamente interessante. Drake è diretto, senza fronzoli, parla col cuore in mano dipingendo perfettamente il cambiamento che ha investito la sua vita. Tra l'altro vi è da notare come le parti puramente rappate siano aumentate rispetto ai dischi precedenti (tenendo conto anche che nel CD ci sono solo 13 pezzi), che questo faccia piacere o meno dipende solo dai gusti personali.

Dal punto di vista prettamente tecnico Drake non mostra crescita rispetto a "Take Care". Il Flow dell'artista è efficace e non annoia l'ascoltatore, le metriche sono semplici e lo stesso vale per gli incastri, così come ci si poteva aspettare. Inutile cercare incastri alla Eminem o rime spacca-mascelle in un disco di Drake.                       

Di altissimo livello le produzioni del disco. Drake è accompagnato dal collaboratore di sempre "Noah 40" nella maggioranza dei pezzi. Il produttore, che anche nei dischi precedenti non aveva deluso, da in "Nothing Was The Same" il meglio di se, confezionando i migliori Beats della sua carriera. Tra tutte le sue produzioni spicca il fantastico sottofondo musicale di "Tuscan Leather", prima traccia del disco. Deludenti le 2 produzioni di Boy-1da che non riesce ad immergersi nell'atmosfera del disco e finisce semplicemente col dare 2 pallide imitazioni dei Beats di "Noah 40". 

Per quanto riguarda i featuring segnalo la presenza di Jay-Z nell'ultima traccia del disco. Era lecito aspettarsi di più da Jigga che nell'occasione pare poco ispirato.

In conclusione il terzo album di Drake soddisfa le aspettative e si rivela il suo miglior lavoro sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista contenutistico. Consigliato a tutti gli amanti del rap/pop e dell'r&b che cercano roba leggera ma non per questo banale o scontata.  

 

Carico i commenti...  con calma