Una band progressive metal sottovalutata soprattutto per la determinazione con cui suona il proprio genere. Così potrei definire i tedeschi Dreamscape. Le caratteristiche del progressive metal sono ormai note a chi si muove in questi territori ma è chiaro che non tutti ci mettono la stessa potenza.
I Dreamscape riescono a coniugare potenza e melodia nella maniera più nitida possibile ma ciò non ha mai portato loro il blasone che si sarebbero meritati. Non li si sente mai nominare nell'olimpo del prog-metal e invece meriterebbero qualche attenzione.
Le loro chitarre hanno la giusta potenza, suonano taglienti come le lame dello Chef Tony, tetre e cupe a livelli ottimali ma senza mai rendere il sound della band seriamente oscuro e lasciando al loro sound un'impostazione decisamente melodica su toni abbastanza luminescenti. Chitarre ben determinate anche negli assoli.
Così come le tastiere, che suonano sempre molto limpide con suoni brillanti e puliti che creano la giusta atmosfera ma che sanno diventare aspre e distorte in fase solistica. Tutto senza mai oscurare il lavoro della chitarra.
"End Of Silence", del 2004 è probabilmente il loro lavoro più concreto dei quattro finora realizzati. Le caratteristiche sopra elencate ci sono tutte e sono espresse nel migliore dei modi. La band aveva all'attivo due album; "Trance-Like State" (1997), buono ma ancora poco determinato, e "Very", con un vocalist più maturo e già descrivibile come un piccolo capolavoro in cui la band aveva già trovato la strada giusta; ma con questo "End Of Silence" avviene proprio il salto di qualità e conferma la maturità della band raggiunta con il precedente con risultati ancor più convincenti. Nuovo cambio cantante e durata delle tracce che si spinge volentieri oltre i 7 minuti per 72 minuti di ottimo prog-metal.
Fra i momenti salienti del disco spicca la suite "The End Of Light" che con i suoi 20 minuti e la sua struttura in continua evoluzione fra momenti più moderati ed altri più graffianti potrebbe in qualche modo ricordare una certa "A Change Of Seasons" (sentendo come si evolve dopo un po' di ascolti sembrerebbe davvero pensare che l'ispirazione sia quella); qualcuno parla di suite ingiustamente collocata come traccia n°3 ma la scelta non risulta particolarmente infelice. Brani notevoli sono anche la tagliente "Flow" con i suoi ritmi forsennati, la ballata "All I Need" che inquadra perfettamente il lato più melodico della band, la conclusiva "You Don't Know Me" con i suoi bei intrecci strumentali. Ma è tutto il disco che si mantiene su livelli complessivamente alti senza mai subire cali significativi. Forse potrebbe essere un piccolo difetto il suo suonare un po' ripetitivo ai primi ascolti e potrebbe dare un po' più spazio ai momenti più soft ma non penso che siano difetti rilevanti al fine del giudizio finale.
I Dreamscape faranno altrettanto bene con il successivo "5th Season", con lo stesso cantante e sulla stessa linea di questo, con la stessa determinazione; poi la disgregazione della band con molti componenti che hanno abbandonato (due di loro ora sono nei Subsignal); giravano voci che la band avesse trovato una nuova formazione e un nuovo cantante e fosse pronta a far uscire un nuovo disco dal titolo "Everlight", che spero un giorno veda la luce, ma è una notizia abbastanza vecchia (tipo fine 2009) a cui non è seguito più nulla.
Spero non sia così, la band merita di andare avanti. Intanto mi godo quello che han fatto, che è ottimo, e consiglio a tutti di ascoltare in particolare questo "End Of Silence" una perla oscura del progressive metal che spero venga rivalutata!
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