"I Lose, You Win"
Come nella briscola in cinque, a dichiarare.
"Crossover" è il terzo Full-length della band texana, datato 1987. Qui c'era ancora abbastanza benzina, molta rabbia, ma soprattutto tanta arroganza, quella che porta direttamente alla colluttazione. Violenza artisticamente rilevante. I Dirty Rotten Imbecilles sono dei musicisti diretti, ipocrisia zero, persone rancorose, orgogliose, orgoglione, ma vive, con tutti i loro fottuti perchè. Sono i terroni d'America, ma non quelli bigotti, bensì quelli del "fatti i cazzi toi". Persone da pane e vendetta, ma spudoratamente dichiarata. Grezzi, ma sopraffini nel coniare un nome per un genere aperto, che può voler dire qualsiasi cosa. Un transgender è crossover. Charles Mingus è crossover. Il Minotauro è crossover. Loro hanno fatto musica per thrashers che vanno in skateboard. Corna che trapassano caschi. Kill 'em All ascoltato scendendo da una rampa.
Perciò, ingrugnite le labbra, scuotete impercettibilmente il capo e spiaccicatevi per terra nel tentativo di realizzare un trick. Anche strusciarsi sul cemento in fondo fa crescere.
"You fucked me over"
"No, I'm not so quick to forget"
"I live for revenge"
"The five-year plan"
"I win, you lose"
"I win!"
Si, they win.
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